Federalimentare: preoccupazione per la proposta di introduzione in Belgio del sistema di etichettatura Nutri-score
"Federalimentare è seriamente preoccupata dalle scelte del Belgio che, senza regole condivise e in maniera totalmente autonoma e unilaterale, vuole introdurre nel suo sistema di etichettatura nazionale il modello Nutri-score francese, un sistema ingannevole e volto alla demonizzazione di taluni alimenti di qualità, a danno prima di tutto dei cittadini". Così Luigi Scordamaglia, presidente di Federalimentare, ha commentato la volontà della ministra della salute belga di notificare il Nutri-score alla Commissione Europea per poterlo applicare nel suo Paese.
"Come Federalimentare non possiamo che essere fortemente contrari a un sistema di etichettatura del genere, che classifica i prodotti come salutari o non salutari sulla base di un punteggio semplicisticamente attribuito in virtù dell’apporto calorico e di determinati nutrienti. Ciò contrasta con la più diffusa e consolidata letteratura scientifica, che sottolinea che non esistono cibi buoni o cibi cattivi, ma solo diete più o meno equilibrate e che ogni cibo sano e naturale può entrare a far parte di una dieta equilibrata. Una posizione condivisa anche dall'EFSA che, già nel 2008, considerava i profili nutrizionali su cui si basano tutti i sistemi interpretativi e dunque anche il Nutri-score, come strumenti troppo semplicistici per definire una dieta bilanciata".
"Il sistema del Nutri-score, inoltre - aggiunge il presidente Scordamaglia - non rientra nell’ambito dell’articolo 35(1) del regolamento 1169/2011/UE ma è piuttosto un'informazione aggiuntiva che rientra nell’ambito dell’articolo 36 del regolamento europeo FIC e, nel caso dell’attribuzione del colore verde, nell’ambito del cosiddetto regolamento claims".
"Infine - conclude il presidente di Federalimentare - è necessaria un'applicazione corretta ed uniforme delle disposizioni dell’Unione in materia, che favorisca una maggiore armonizzazione del mercato unico europeo piuttosto che un’ulteriore frammentazione causata dal proliferare di sistemi nazionali diversi che imporrebbe costi crescenti alle imprese del settore. Proprio a questo scopo, l’Italia ha presentato in Europa una proposta di modello di etichetta fronte pacco, un’evoluzione delle GDA/RI conforme al regolamento 1169, che è stata accolta molto positivamente dai consumatori".
Una posizione condivisa anche dalla FEVIA, la federazione belga dell’industria alimentare che, oltre a definire inappropriate le dichiarazioni della ministra belga sul Nutri-score in quanto non è uno schema ancora legalmente autorizzato in Belgio, si è detta favorevole ad uno schema di armonizzazione a livello europeo.
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