Fipe: con The Fork Pay nessun beneficio per i ristoratori
Una nota stampa di Fipe raccoglie le titubanze dei ristoratori nei confronti di The Fork Pay, il nuovo sistema di pagamento introdotto da The Fork
Fipe, Federazione Italiana pubblici Esercizi nella nota stampa che segue rende note le titubanze dei ristoratori sul nuovo sistema di pagamento TheFork Pay che verrà reso obbligatorio dal 7 settembre dal noto sito di prenotazioni TheFork ai ristoratori aderenti.
"Cresce la protesta tra i ristoratori per le nuove condizioni contrattuali imposte da TheFork agli esercizi convenzionati. A partire dal 7 ottobre prossimo, infatti, i ristoranti che utilizzano la piattaforma di prenotazioni on line saranno obbligati ad accettare TheFork PAY, il nuovo sistema di pagamento introdotto da TheFork. Peccato però che le condizioni di pagamento non presentino alcun vantaggio ma solo maggiori costi per i ristoranti: da un lato sono previste commissioni medie del 3%, ben più alte rispetto a quelle delle carte di credito e dei bancomat. Dall’altro prima di vedersi accreditare gli incassi sui conti correnti, i ristoratori sono costretti ad attendere diversi giorni. “Nelle ultime ore – racconta il vicepresidente vicario di Fipe - Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi, Aldo Cursano - tanti nostri soci ci chiamano preoccupati per stigmatizzare il comportamento di TheFork che, in via del tutto unilaterale, li obbliga ad accettare il nuovo sistema di pagamento. Noi non siamo contrari all’innovazione ma questa non può essere imposta. Anzi il fatto che ai ristoranti non si lasci possibilità di scegliere la dice lunga sui reali benefici che il nuovo sistema porterebbe alle imprese. La federazione sta approfondendo tutti i profili legali di questa operazione per valutare ogni possibile azione a tutela dei soci”. “Le nuove condizioni imposte da TheFork - aggiunge Cursano - sono assolutamente irricevibili: invece di aumentare la liquidità a disposizione delle imprese e ridurre i costi, fanno l’esatto contrario. Si tratta insomma di balzelli insostenibili, che arrivano in un momento di particolare difficoltà per migliaia di ristoratori”. [contact-form-7 id="1103" title="Form Articoli"]
"Cresce la protesta tra i ristoratori per le nuove condizioni contrattuali imposte da TheFork agli esercizi convenzionati. A partire dal 7 ottobre prossimo, infatti, i ristoranti che utilizzano la piattaforma di prenotazioni on line saranno obbligati ad accettare TheFork PAY, il nuovo sistema di pagamento introdotto da TheFork. Peccato però che le condizioni di pagamento non presentino alcun vantaggio ma solo maggiori costi per i ristoranti: da un lato sono previste commissioni medie del 3%, ben più alte rispetto a quelle delle carte di credito e dei bancomat. Dall’altro prima di vedersi accreditare gli incassi sui conti correnti, i ristoratori sono costretti ad attendere diversi giorni. “Nelle ultime ore – racconta il vicepresidente vicario di Fipe - Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi, Aldo Cursano - tanti nostri soci ci chiamano preoccupati per stigmatizzare il comportamento di TheFork che, in via del tutto unilaterale, li obbliga ad accettare il nuovo sistema di pagamento. Noi non siamo contrari all’innovazione ma questa non può essere imposta. Anzi il fatto che ai ristoranti non si lasci possibilità di scegliere la dice lunga sui reali benefici che il nuovo sistema porterebbe alle imprese. La federazione sta approfondendo tutti i profili legali di questa operazione per valutare ogni possibile azione a tutela dei soci”. “Le nuove condizioni imposte da TheFork - aggiunge Cursano - sono assolutamente irricevibili: invece di aumentare la liquidità a disposizione delle imprese e ridurre i costi, fanno l’esatto contrario. Si tratta insomma di balzelli insostenibili, che arrivano in un momento di particolare difficoltà per migliaia di ristoratori”. [contact-form-7 id="1103" title="Form Articoli"]
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