Food WAYste, la piattaforma che fa chiarezza sulle normative relative allo spreco alimentare
Food WAYste è una piattaforma che chiarisce le normative sullo spreco alimentare di diverse nazione al fine di sensibilizzare gli operatori food sul tema. Si è occupato della sua realizzazione per l'Italia LCA Studio Legale
Affrontare il problema del “food loss” e “food waste” attraverso una più immediata comprensione delle normative: è stato questo l’obiettivo del progetto “Food WAYste”, la prima legal directory mondiale per gli operatori del food.
Realizzato per il Global Legal Hackathon – l’hackathon promosso dal Financial Times e lanciato a livello internazionale il mese scorso per sollevare delle sfide globali e proporre attivamente delle risoluzioni– Food WAYste risponde a una sfida lanciata da LCA Studio Legale, unico partecipante italiano all’iniziativa, per affrontare un tema che oggi è di assoluta rilevanza: attraverso uno stile grafico semplice e intuitivo, la piattaforma descrive le normative dei singoli stati sul tema dello spreco alimentare con anche la possibilità di mettere a confronto le giurisdizioni di 14 paesi diversi.
L’obiettivo è rendere le normative più complesse accessibili per tutti, attraverso l’utilizzo della disciplina del “legal design”, e, in questo modo, sensibilizzare gli operatori al tema dello spreco alimentare.
Una volta arrivati sulla piattaforma, cliccando sul proprio Paese di riferimento, si può avere accesso a una serie di informazioni sullle normative così suddivise: "Legal Definition", "Extended Producer Responsibility", "Waste Hierarchy", "Target Waste Management", "Fiscal Incentives", "Donation Requirements", "Shelf Life", "Storage Conditions", "Food Transfer Methods", "Awareness Campaigns/Virtuous Practices".
“Un terzo del cibo prodotto a livello globale viene sprecato o buttato – commenta il prof. Nicola Lucifero, Partner di LCA Studio Legale e Responsabile del Dipartimento di Food Law - In valori assoluti, questa quota si traduce in 1,3 miliardi di tonnellate di cibo sprecato o buttato ogni anno. Con un prezzo in termini ambientali non indifferente: lo spreco di cibo è responsabile di circa il 6% delle emissioni di gas serra. Una sfida – continua Lucifero - legata anche alle complessità della normativa: le legislazioni sono differenti da paese a paese, mentre in alcune nazioni è addirittura assente. Inoltre, non esistono linee guida condivise per i player del settore e, non essendoci un’adeguata conoscenza della legge, non c’è consapevolezza da parte degli operatori circa gli incentivi a livello di business ai quali potrebbero accedere. A complicare ulteriormente il quadro, infine, è intervenuta l’attuale emergenza sanitaria, che ha ulteriormente rimarcato il rilievo di queste tematiche”.
Un tema apparentemente secondario, nel contesto attuale, che invece nasconde diverse sfaccettature del rapporto tra alimentazione, ambiente, cambiamenti climatici e salute, sfide attuali e future della nostra società che devono essere affrontate in modo non settoriale ma in una logica di sistema muovendo dalla disciplina del diritto agroalimentare.
Il dipartimento Food di LCA Studio Legale e Marco Imperiale, Innovation Officer dello Studio, sono stati parte integrante di un team multidisciplinare di 13 professionisti - provenienti da 6 Paesi europei - fra cui avvocati, designer, ingegneri e product manager. Insieme hanno lavorato virtualmente per studiare e sviluppare il progetto da prospettive diverse, realizzando una soluzione che ben rappresenta un prototipo implementabile per affrontare la problematica del food loss e food waste in un’ottica di sistema.
Guarda questo breve video di presentazione di FoodWayste
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