Food&Beverage: finito l'effetto scorte, in calo le vendite dell'alimentare di luglio 2020
A luglio 2020 calano le vendite al dettaglio rispetto allo scorso anno. Il primo semestre evidenzia numeri positivi, ma a luglio solo il Discount cresce.
"Finita la scia lunga dell'effetto scorte, le vendite alimentari hanno perso la spinta che avevano acquisito dal lockdown, per tornare in perdita e con una tendenza peggiore di quella degli ultimi anni, anche per la crescita dei discount" così Ivano Vacondio commenta i dati sulle vendite di luglio diffusi dall'Istat.
A luglio 2020, rileva l'agenzia, rispetto allo scorso anno si registra un calo delle vendite al dettaglio (determinato soprattutto dal comparto non alimentare). Solo nei discount (fra gli esercizi non specializzati) si evidenza un segno positivo.
Se nel confronto progressivo dei primi 7 mesi dell’anno con lo stesso periodo del 2019 le vendite alimentari risultano essere in crescita del +3,3% in valore e del +1,5% in volume e sul semestre i trend sono stati rispettivamente pari al +4,1% e al +2,3%, da luglio sono entrate in negativo in entrambi i tendenziali, sia in valore che in volume.
La GDO alimentare registra infatti tendenziali del +4,4% se guardiamo al confronto sui 7 mesi 2020/19, ma del -0,6% nel confronto luglio 2020/19.
Così, dopo export e horeca, a cui l'emergenza Covid ha assestato un duro colpo, anche le vendite alimentari com'era prevedibile stanno andando giù, con la sola eccezione dei discount che evidenziano crescite in valore del +2,7% nel tendenziale di luglio e del +6,6% in quello dei primi 7 mesi.
"Dati che mostrano una tendenza consolidata dei consumatori al risparmio" - commenta Vacondio. La produzione del primo semestre degli alimenti a basso costo è cresciuta a doppia cifra e questo non è casuale: un “ammortizzatore di spesa” come per esempio la pasta sta funzionando alla grande anche sui principali mercati europei e negli stessi USA.
La crescita esponenziale di prodotti come questo annunciano inevitabilmente una perdita in valore anche nel carrello della spesa che si va a sommare a quella provocata dalla crisi dell'export e dell'horeca. "Una tendenza - commenta Vacondio - che dobbiamo assolutamente invertire: servono aiuti urgenti al settore della ristorazione e del turismo, pena grandi danni economici e ancora più funeste conseguenze sulle eccellenze Made in Italy" conclude Vacondio.
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