HostMilano. Il mondo del gelato tra performance, equipment e trend
Uno sguardo sul settore gelateria, che nel 2022 ha raggiunto un giro d'affari di 2,7 miliardi di euro, dall'osservatorio privilegiato di HostMilano.
Con il supporto delle analisi di ExportPlanning, HostMilano illustra lo stato dell’arte di uno dei suoi settori più vivaci che comprende anche prodotti semilavorati, macchine e banchi refrigerati di ultima generazione. Un giro d’affari che vede l’Italia regina dell’interscambio, grazie anche alla radicata tradizione che l’ha battezzata come patria della nascita del gelato, con la ricetta attuale che tutti conosciamo e che risale a metà del Cinquecento.
Gelato, l’export dall’Italia vince
I dati di ExportPlanning lo confermano. L’interscambio dell’Italia con l’estero dei settori rappresentati in mostra a HostMilano relativi al settore gelato, ha raggiunto nel 2022 un valore superiore ai 2,7 miliardi di euro, di cui oltre l’85% riferiti alle esportazioni. Le prospettive entro il 2026 sono altrettanto positive e si prevede che l’interscambio italiano superi i 3,2 miliardi con un tasso di variazione medio annuo del + 4,4%. Ma quali sono i prodotti più esportati dall’Italia dedicati al segmento gelato? Circa la metà dell’export è riconducibile a materiale, macchine e apparecchi per la produzione del freddo, che nel 2022 hanno registrato un valore di circa 1,162 milioni di euro, e si prevede arriveranno nel 2026 a 1,625 milioni. Il secondo segmento per valore nel 2022, è quello di vetrine e banchi refrigerati, con gruppo frigorifero o evaporatore (circa 702 milioni di euro nel 2022). In dettaglio per i mobili congelatori-conservatori, i principali Paesi partner sono Stati Uniti (13,7 milioni di euro) e Sud Corea (3 milioni di euro); per vetrine e banchi refrigerati, con gruppo frigorifero o evaporatore, l’export è diretto principalmente verso l’Europa, in primis Francia, seguita da Germania, Paesi Bassi, Spagna, Polonia e infine Austria, ma buone performances si registrano anche in Svizzera, Australia e Stati Uniti. HostMilano, riferendo delle analisi di ExportPanning, mostra un quadro geografico della distribuzione delle esportazioni italiane molto interessante, in cui la Francia risulta essere il principale mercato di destinazione, con oltre 287 milioni di euro nel 2022. Seguono la Germania, con 237 milioni di euro nel 2022, per arrivare a un tasso di variazione medio annuo del +4,1% al 2026, e il Canada che con 223 milioni di euro nel 2022, quasi interamente riconducibili al segmento materiale, macchine e apparecchi per la produzione del freddo, si guadagna il terzo posto. Fra le destinazioni extra-europee anche gli Stati Uniti offrono interessanti sviluppi con circa 155 milioni di euro nel 2022 e con i maggiori valori sull’export di mobili frigoriferi con gruppo frigorifero o evaporatore e materiale, macchine e apparecchi per la produzione del freddo. Cifra destinata ad aumentare nel 2026 fino a toccare 194 milioni di euro. Bene poi il giro d’affari dell’export italiano verso Regno Unito, Spagna e Belgio, con valori superiori ai 100 milioni di euro. Da segnalare i casi di Arabia Saudita (54 milioni di euro dall’Italia nel 2022), Emirati Arabi (49 milioni di euro), Australia (46 milioni di euro), Israele (31,2 milioni di euro) e Turchia (31 milioni di euro).Import Italia, i dati del freddo
La Cina risulta il principale Paese di provenienza dell’import italiano per le apparecchiature dedicate al freddo e al segmento gelato, con quasi 112 milioni di euro assorbiti nel 2022 e nello scenario al 2026 l’import è atteso crescere con un CAGR del +6,4. Secondo Paese per import, è la Turchia con 48,4 milioni di vendite nel 2022 e la predominanza del segmento vetrine e banchi refrigerati, con gruppo frigorifero o evaporatore. Nello scenario al 2026 si attende un CAGR del +4,5%, arrivando a circa 58 milioni di euro. Gli altri partner commerciali delle importazioni italiane del settore, nel 2022, sono in ordine la Germania con 40,7 milioni di euro, l’Irlanda con 30 milioni di euro e Austria-Belgio che fanno segnare 20,4 milioni di euro, cifre destinate a crescere entro il 2026. I dati di ExportPlanning ripresi da HostMilano hanno poi registrato importazioni in Italia del settore superiori ai 10 milioni di euro anche da Francia, Bulgaria, Paesi Bassi, Polonia e Romania.Gelato, i trend di un prodotto globale che si sposa con mixology, caffè e pasticceria
Bandito il termine “stagionale”, a cui spesso veniva associato il gelato, nulla può fermare il suo consumo tutto l’anno, guardando al futuro nel segno dell’ibridazione con altri settori attigui come la pasticceria e la caffetteria, a cui si aggiunge il legame decisamente più nuovo con il mondo della mixology. Così, nel banco della gelateria, sono ormai entrati accanto ai gusti tradizionali, gelati allo Spritz o al Campari e granite al Mojito, accostati a limone e basilico, mango e lime. La novità però sono i cocktail congelati nel granitore, una macchina che dona una texture spumosa e un gusto pieno dal primo all’ultimo sorso. Una destagionalizzazione al contrario l’hanno poi pensata alcuni cioccolatieri che, per proporre il cioccolato anche d’estate, riempiono praline e tavolette di un cuore di gelato artigianale. Grande tendenza del momento è quella degli orti: bar, ristoranti e gelaterie stanno acquistando, dove possibile, terreni adiacenti per coltivare in proprio erbe, fiori e ortaggi, e avere il pieno controllo sulla catena. Un modus operandi che si sta sviluppando in tutto il mondo, come viene riportato da HostMilano grazie alla testimonianza degli HostAmbassador: in questo caso è dall’Australia che arriva la pratica sempre più diffusa del farm-to-table. E segue la scia del km zero, o addirittura del metro zero, il successo del gelato artigianale italiano, il migliore ambasciatore del territorio, grazie all’uso di prodotti Dop e Igp, presidi Slow Food di frutti ma anche ortaggi riconducibili alla straordinaria biodiversità. Si attinge inoltre alla varietà di dolci tradizionali per ispirarsi alla creazione di nuovi gusti, dal panettone, ma anche al prodotto più di nicchia come il pangiallo romano. I gusti più richiesti o tradizionali, come cioccolato e caffè, vengono diversificati e giocano sugli aromi più particolari utilizzando caffè specialty o massa di cacao. Condivisa da tutti i settori è la tendenza, divenuta ormai prerequisito per il mondo del dolce in generale, di una maggiore leggerezza e attenzione alla salute, con meno (o zero) zucchero e proposte senza lattosio. In generale, il mondo dei dolci, come anche quello dei gelati, deve tener conto delle esigenze salutistiche dei consumatori e di tutte le intolleranze e allergie sempre più diffuse. A Milano, ad esempio, sono due le pasticcerie plant based e free from aperte recentemente. Per quanto riguarda il packaging, infine, il mantra è no plastic, riutilizzo o compostabilità, con un ritorno al vecchio e sostenibile cono o a materiali alternativi come i gusci di cocco, pratica che giunge dall’India.HostMilano è a fieramilano Rho dal 13 al 17 ottobre 2023.
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