I "tritarifiuti" InSinkErator cambiano le abitudini in cucina
Sette modelli diversi, tecnologie innovative con un occhio alla sostenibilità, i tritarifiuti di InSinkErator hanno cambiato le abitudini in cucina di tutto il mondo.
In questa fase storica dove la cucina si riscopre vitale e l’elettrodomestico diventa un compagno di viaggio da conoscere nel dettaglio, le abitudini cambiano, si modificano per adattarsi alle nuove esigenze.
Alcuni lo conoscono come tritarifiuti, lo hanno visto nei film americani, sulle riviste o in casa di qualche amico. Il dissipatore alimentare domestico, l’elettrodomestico che permette di eliminare i residui organici all’istante, ha da poco compiuto 80 anni così come InSinkErator, la multinazionale americana del Gruppo Emerson che lo ha inventato in uno sperduto scantinato del Wisconsin, ma come una piccola idea si converte in una rivoluzione mondiale?
Tutto ebbe inizio nel 1927 quando un architetto del Wisconsin, John Hammes, trafficando con un piccolo motore, delle lastre di metallo e un trituratore improvvisato nell’officina del suo scantinato, lavorò all’idea di sminuzzare gli avanzi organici in modo da eliminarli con l’acqua di scarico del lavandino. Poco più di dieci anni dopo nasceva InSinkErator, un gioco tra le parole incinerator, inceneritore, e sink, lavandino. Il successo fu immediato negli States, da sempre pionieri dal punto di vista della tecnologia, con il dissipatore alimentare che con i decenni cambiava forma, si riduceva di dimensioni e soprattutto correggeva i propri difetti. Da elettrodomestico ingombrante e rumoroso è diventato invisibile, silenzioso, estremamente sicuro e alla portata di tutti. Lentamente ha così attraversato l’oceano per giungere in Europa dove, piano piano, ha conquistato anche le casalinghe più esigenti. Attualmente il dissipatore è presente in oltre 80 paesi al mondo, e se nel nord Europa e Regno Unito, da sempre più ricettivi per quanto riguarda questo genere di innovazioni, è un fenomeno di massa, in Italia si sta facendo ancora le ossa. Ma che cos’è di preciso e come funziona un dissipatore alimentare? Quanto costa e che caratteristiche ha? Qual è il profilo del consumatore?
Premettendo che la prevenzione degli sprechi è fondamentale e passa attraverso una “spesa ragionata” che eviti acquisti inutili, iniziamo con lo spiegare come funziona. Posizionato comodamente sotto il lavello (l’installazione è ormai un’operazione di routine per qualsiasi idraulico), il dissipatore tritura ogni tipo di avanzo organico direttamente nel lavandino riducendo il residuo in particelle finissime che possono essere eliminate nelle acque chiare. Nessun processo chimico ma solo movimenti meccanici estremamente sicuri e, contrariamente ai luoghi comuni, silenziosi. In Europa, sono attualmente in commercio 7 tipi di dissipatori alimentari domestici, ciascuno con le proprie caratteristiche. Come una vera e propria famiglia, si va dal più piccolo, la Serie 46 al top di gamma Evolution 250. In mezzo vi sono variazioni pensate per adattarsi alla composizione del nucleo famigliare e al portafoglio. Dal single alla coppia, dalla famiglia numerosa a quella più comune, il dissipatore è ormai entrato nell’immaginario collettivo come il forno a microonde o la lavastoviglie diventando alla portata di tutti. Negli Stati Uniti nell’80% delle nuove abitazioni viene istallato di serie e il 50% delle famiglie americane ne ha uno.
In otte decadi di vita, questo tecnologico strumento non solo ha reso obsoleto il sacchetto dell’umido ed eliminato la principale fonte dei cattivi odori in cucina, ma ha anche contribuito alla salvaguardia del pianeta.
Gli scarti alimentari che finiscono nelle discariche producono metano, un gas 21 volte più nocivo dell’anidride carbonica quindi, meno avanzi, meno inquinamento. Ad oggi, l’utilizzo del dissipatore ha permesso di eliminare dalle discariche mondiali l’equivalente in peso di 1000 transatlantici. Città come Chicago, Philadelphia, Tacoma, Milwaukee e Boston hanno fatto realizzare dei test per verificarne l’effettiva efficacia e i dati parlano chiaro. Con il dissipatore, la quantità di rifiuti alimentari si riduce del 30%.
InSinkErator. Divisione del Gruppo Emerson, InSinkErator è il maggior produttore mondiale di dissipatori di rifiuti alimentari e leader di mercato. Questa tipologia di elettrodomestico evita alle discariche circa il 20% dei rifiuti domestici ed è dimostrato avere una minore impronta ecologica rispetto alla raccolta porta a porta. Nel 2007 InSinkErator lancia un nuovo prodotto, il dispenser di acqua calda, in grado di fornire acqua filtrata, a temperatura ambiente oppure a 98 gradi.
II distributore - I&D. Nata nel 1984, I&D è il distributore esclusivo di InSinkErator su tutto il territorio italiano nel quale ha sviluppato una fitta rete di contatti che hanno permesso al brand americano di offrire non solo prodotti d’altissimo livello ma anche un servizio post vendita di grande qualità.
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