Il cambiamento climatico fa lievitare il prezzo del cioccolato

In Costa D'Avorio i cambiamenti climatici fanno ammalare le piante di cacao causando anche l'aumento prezzo del cioccolato

14 Dic 2023 - 15:51
Il cambiamento climatico fa lievitare il prezzo del cioccolato

Il cioccolato non si salva dall’ondata dei rincari di quest’ultimo anno: nel 2023 le fave di cacao hanno infatti visto il loro prezzo schizzare a +63%; secondo Areté si tratta della commodity agricola che ha subito il rincaro maggiore dopo l’olio extravergine d’oliva. Non è una buona notizia per i consumatori e nemmeno per le aziende produttrici, per cui sono iniziate le preoccupazioni.
Come spiega Micaela Cappellini su Il Sole 24 Ore le origini di questi aumenti vanno ricercate in Costa D’Avorio. Il paese africano è tra i principali produttori di cacao: dei 5 milioni di tonnellate prodotto all’anno quasi 2,3 arrivano proprio da qui. Qui il principale problema è da rintracciare nel cambiamento climatico che ha provocato l'alternarsi di periodi di siccità a periodi di forti piogge con conseguenze sulle piante ora ammalate e meno produttive. Le piantagioni inoltre sono invecchiate e non c’è stato il giusto ricambio. Anche la mancanza di fertilizzanti, causata dal conflitto in Ucraina, ha giocato la sua parte. Ricorda infine Micaela Cappellini che a rendere ancora più complesso questo scenario vi è una nuova regolamentazione europea a tutela della foreste, che, una volta entrata in vigore, impedirà di importare materie prime prodotte da terreni che dopo il 2020 sono stati oggetto di deforestazione.
Giovanni Agostoni, direttore commerciale di ICAM, citato dal quotidiano ha spiegato al meglio la portata di questi aumenti: «Mi ricordo benissimo che 13 anni fa, quando sono entrato in azienda, alla borsa di Londra il cacao aveva raggiunto le 2.300 sterline alla tonnellata. Era l’apocalisse, si diceva, un incremento senza precedenti nella storia: in media, lo si era sempre comprato a 1.600 sterline. Non avevamo visto ancora niente: oggi, a Londra, il cacao si vende a 3.500 sterline». Agostoni spiega inoltre che in Africa è appena iniziata la raccolta di cacao che terminerà a marzo con una riduzione prevista dell’11%.
Si tratta insomma di una crisi che parte da lontano e non si concluderà a breve e che per i consumatori si tradurrà in un ulteriore aumento del prodotto finale non solo a scaffale nel retail ma anche per il mondo della pasticceria e della gelateria. 

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