Il Consorzio Vini Asolo Montello presenta in Regione la richiesta di blocco delle rivendiche
Il Consorzio Vini Asolo Montello invia ufficialmente alla Regione Veneto la richiesta di blocco delle rivendiche riguardante i nuovi impianti a dimora dal 31 luglio 2019 nella zona di produzione dell’Asolo Prosecco Superiore DOCG.
Il blocco delle rivendiche - come precisa Mauro Pigozzo sul Corriere del Veneto - mette un freno alla produzione e imbottigliamento di Asolo Prosecco DOCG per bilanciare la produzione, le richieste del mercato e le esigenze del territorio.
La misura, approvata a larghissima maggioranza dall’Assemblea dei Soci del Consorzio, è stata adottata con il preciso scopo di tutelare il paesaggio ed il territorio dei Colli di Asolo. Se approvato dalla Regione, il blocco delle rivendiche avrà la durata di tre anni agrari e potrà essere sbloccato nel caso in cui cambino le condizioni di mercato, in un’ottica di equilibrio tra domanda e offerta.
Il Consorzio ha inoltre avviato un progetto per giungere alla definizione del Metodo Viticolo Asolo Montello, documento programmatico che ha lo scopo di istituire una serie di best practices volte anch’esse a tutelare il paesaggio, oltre che a favorire la qualità delle produzioni vitivinicole e a ridurre gli stress fisiologici e parassitari delle piante contenendo le epidemie.
“Il blocco delle rivendiche e il nuovo metodo - spiega Armando Serena, Presidente del Consorzio Vini Asolo Montello - non sono che il primo passo di un percorso più lungo. Una strada, quella intrapresa dal Consorzio, che ha l’obiettivo di rendere la viticoltura più sostenibile. Il fine ultimo è quello di preservare il territorio ed il paesaggio asolani: è nostro dovere tutelare un patrimonio unico al mondo, che deve essere consegnato intatto alle generazioni future”.
Il progetto è stato reso noto durante l’incontro pubblico Il Metodo Asolo Montello per un vigneto sostenibile, tenutosi giovedì 14 marzo alla Fondazione La Fornace dell’Innovazione di Asolo.
I relatori - Michele Borgo, redattore del programma, fitopatologo e membro dell’Accademia italiana della vite e del vino, Giovanni Pascarella e Davide Genovese - hanno illustrato i punti salienti del documento.
Il programma si rivolge in particolare alle cantine consorziate, ai conferenti delle Cantine Cooperative socie e a tutti i viticoltori che intendono avvalersi delle indicazione tecniche di produzione integrata e sostenibile per il distretto vitivinicolo collinare e di pianura.
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