Il Policlinico di Milano produttore agricolo con il Latte Ca’Granda
Il Policlinico di Milano è il più grande proprietario terriero d'Italia, con 85 milioni di metri quadrati di terreni agricoli sparsi in 10 province e 96 comuni della Lombardia. Tale ricchezza arriva principalmente dalle donazioni di benefattori e l'ospedale, per gestire e valorizzare questo patrimonio rurale, ha stretto un accordo con Fondazione Sviluppo Ca' Granda per lo sviluppo del progetto "Dal campo alla corsia". Una filiera di qualità, che parte dalla produzione nelle cascine di proprietà fino al prodotto finito, riprendendo una secolare tradizione, che già nel 1500 vedeva la Ca' Granda utilizzare i prodotti delle proprie terre per nutrire i poveri e gli ammalati.
Il primo prodotto è il Latte Ca' Granda, biologico, munto presso Cascina Coltivi a Zelo Buon Persico (Lodi) e lavorato presso il lattificio cremonese Padania Alimenti.
70 mucche della cascina stanno producendo il primo latte italiano della ricerca: Fondazione Sviluppo, infatti, devolverà i proventi delle vendite ai progetti scientifici del Policlinico.
5,5 centesimi di euro su 1,59 euro a confezione. In un anno, la stima di 500 mila litri di latte venduti porterebbe alla ricerca del Policlinico 27.500 mila euro. Che si aggiungerebbero a 1 milione e 400 mila già devoluti dalla F. Sviluppo nei suoi primi due anni di attività.
Grazie ad un accordo con la catena distributiva Esselunga, è possibile trovarlo sugli scaffali della Lombardia e non solo. Le qualità nutrizionali dei prodotti provenienti dalle terre di proprietà del Policlinico sono garantiti dai nutrizionisti della struttura milanese.
Successivamente, si aggiungeranno al latte altri prodotti quali yogurt, formaggi e riso.
La Fondazione Sviluppo gestisce uno dei più grandi e importanti patrimoni fondiari d’Italia, inserito nel fertile e bellissimo territorio fra il Ticino e l’Adda, le Prealpi e il Po, oggi tutelato dal Parco del Ticino, dal Parco Adda Sud e dal Parco Sud Milano.
Tale patrimonio è costituito da: 8.500 ettari ubicati in 96 comuni della Lombardia; quasi 100 cascine ultracentenarie, costituite da oltre 2.000 fabbricati tipici rurali.
E questo patrimonio agricolo italiano contribuisce a nutrire in maniera sana, generando fondi per la ricerca. Un circolo vizioso come ne servirebbero molti di più in Italia.
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