Apre a New York il museo della pizza
Il Mopi, così come è stato battezzato il nuovo Museo della pizza di New York, si trova in Williamsburg a Brooklyn e rimarrà aperto al pubblico fino al 18 novembre.
Ma dimenticate impasti, forni a legna e gustose specialità: il museo, frutto della creatività dello studio di design di Brooklyn Nameless Network, è una celebrazione attraverso l'arte di un simbolo universale, un cibo conosciuto da tutto il mondo con la stessa identica parola.
C'è, ad esempio, una riproduzione della Venere di Sandro Botticelli che mangia una fetta di pizza mentre sbuca da una scatola da asporto invece che della conchiglia, oppure una grotta piena di mozzarella in silicone. Non è un museo del cibo, quindi, piuttosto un'avventura esperienziale della pizza.
Tra le installazioni, oltre una dozzina, c'è anche una parte della collezione di scatole da asporto per pizza di Scott Wiener, entrata nel Guinness dei primati grazie a circa 1550 esemplari provenienti da 80 paesi al mondo; tra queste anche una dedicata a Papa Francesco, realizzata in occasione della sua visita a Filadelfia nel 2015 e una con i personaggi dei Simpson.
"La pizza - ha detto all'Ansa Kareem Rahma, fondatore del museo e ceo di 'Nameless Network - è l'unico cibo al mondo che si celebra sempre. Sia quando sei da solo e mangi una fetta o con i tuoi amici e famiglia e ne mangi una gigantesca. La stessa parola pizza vale ovunque, sia che tu sia in Israele, a New York, in Italia o in qualsiasi altro paese al mondo, pizza è pizza".
E ai napoletani, che rivendicano la titolarità della pizza e del museo risponde prima secca "Perché non ci hanno pensato loro?" e poi con un messaggio di gratitudine: "Grazie Napoli, per aver benedetto il mondo con la miglior creazione, lo apprezziamo. La pizza è come le piramidi d'Egitto del cibo".
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