Il vincotto di Loro Piceno protagonista a Fico eataly world
A Fico Eataly World, il più grande parco agroalimentare al mondo aperto a Bologna lo scorso novembre, il Vincotto di Loro Piceno è stato protagonista per una due giorni all'insegna del gusto.
Il 6 e 7 ottobre, all'interno del Chiosco della Regione Marche gestito da Food Brand Marche, sono state le giornate dedicate al Vincotto con gli esperti del Comune di Loro Piceno, patria del vino cotto italiano.
Food Brand, l'associazione che riunisce i produttori delle eccellenze enogastronomiche marchigiane, si è reso protagonista di un'area dove il Comune di Loro Piceno ha presentato al pubblico le proprie eccellenze enogastronomiche.
Le degustazioni di vino cotto sono state affidate a cinque aziende locali: Azienda Agricola Tiberi, Caonà, Taccari, Il Lorese e Bernabei, con dolci e prodotti tipici della zona.
Il vino cotto di Loro Piceno è inserito nell'elenco nazionale dei prodotti tradizionali: metodo di preparazione, tipo di vitigno scelto, caratteristiche del terreno, abilità dei produttori fanno la differenza rispetto al vin cotto proveniente da altre parti d'Italia.
Un prodotto buono e che fa bene: dalla tradizione agli impieghi per la salute
Tradizionalmente, il vino cotto veniva consumato come un normale vino da tavola. Oggi, invece, è più spesso indicato come vino da dessert e viene bevuto insieme a biscotti secchi, torte o pezzettini di pesca. Questo prodotto è un ottimo rimedio naturale contro i malesseri di stagione ed è da sempre utilizzato nella tradizione contadina, come dissetante durante i lavori nei campi. Ma anche nel mondo popolare aveva le sue funzioni curative, e veniva utilizzato come balsamo per pelli dei neonati e come sciroppo per liberare le vie respiratorie. Ancora oggi è impiegato contro tosse, dolori articolari, mal di gola e inappetenza. Il vino cotto, inoltre, migliora la circolazione sanguigna, attenua le fermentazioni intestinali ed è un toccasana contro le indigestioni. Loro Piceno è un borgo nato assieme al Vincotto. All’interno della città, nei palazzi nobiliari e padronali che fiancheggiano le caratteristiche vie del paese, si è sviluppata una interessante architettura in funzione della pigiatura dell’uva e della bollitura del mosto nelle voluminose caldaie di rame in una struttura in muratura alla cui base vi è lo spazio necessario per la legna da ardere. Essendo stato considerato prodotto alimentare e non bevanda, il prodotto può essere chiamato Vincotto. In paese l’associazione sta cercando di promuovere iniziative per tutelare questa eccellenza enogastronomica attraverso l'ottenimento della denominazione Dop.
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