La storia di Francesca Bieker, giudice internazionale di SCA Italy
Da Trieste a Chicago assaggiando caffè: la storia di Francesca Bieker, giudice internazionale e socia/trainer per SCA Italy
Amore per il caffè, impegno costante, studio e dedizione: sono questi gli ingredienti della storia di Francesca Bieker, che ha fatto della sua passione il suo lavoro. Come? Assaggiando caffè in tutto il mondo! Francesca è infatti giudice internazionale, nonchè socia e trainer SCA Italy, la delegazione italiana della Specialty Coffee Association che supporta la filiera del caffè e si impegna a promuovere i valori ambientali e culturali del settore e la qualità dello Specialty, e volerà ad Aprile a Chicago per i Campionati Mondiali di caffè, per la disciplina Brewers Cup.
Di origini triestine e successivamente trapiantata a Verona, Francesca si avvicina al mondo del caffè fin da piccola grazie al padre che lavorava in questo campo: il caffè è stato sempre il suo background, il mondo con il quale è cresciuta, imparando fin da piccola che cos’è e le sue nozioni base. Nel tempo le conoscenze si sono affinate grazie ad un percorso di formazione, che, sebbene in un primo momento non fosse finalizzato a cercare un posto di lavoro nel settore, rispondeva a una passione che si è alimentata e ha preso forma nel tempo. Francesca si affida ai corsi di SCA Italy, frequentando lei stessa i corsi della Specialty coffee association, visitando piantagioni di caffè e partecipando alla Cup of Excellence in Brasile, nel 2014 diventa socia e trainer certificato SCA per i moduli Introduction to coffee, Green Coffee, Barista Skills, Sensory Skills, Brewing.
La sua prima esperienza nel mondo del caffè inizia nel 2016 presso Sandalj Trading Company, azienda di Trieste che si occupa di importazione di caffè verde, in cui svolge un doppio ruolo: da un lato quello della formazione all’interno della loro accademia del caffè, dall’altro addetta all’analisi organolettica, in particolare specializzata in corrispondenza sensoriale delle varie tipologie di caffè, analizzando difetti, tostatura, controllo qualità e creazione miscele.
Nel 2019 Francesca decide di lasciare l’azienda presso la quale lavora, mantenendo tuttavia un rapporto di collaborazione stabile, spinta dal desiderio di iniziare un proprio percorso: si specializza così nel mondo della formazione e della consulenza per tutte le aziende operanti nel settore del caffè, in qualità di assaggiatrice. Bar, torrefazioni, aziende che producono macchinari per il caffè, sono questi gli attori principali con cui si interfaccia Francesca il cui ruolo si incentra sulla valutazione del prodotto, partendo dalla tazzina di caffè: creare una nuova miscela, effettuare migliorie per i macchinari, controllare la qualità del caffè verde e tostato e analizzare la filiera del caffè per migliorare eventuali passaggi lungo la sua trasformazione; supportare quindi, lungo tutta la linea, il cliente nel trovare il risultato finale in tazza che desidera.
credits Luca Rinaldi
All’amore per il caffè si unisce quello dei viaggi e della curiosità che la portano più volte nei paesi di origine del chicco verde e in giro per il mondo per assaggiare il caffè: un lavoro di ricerca e scoperta che la conduce lontano per conoscere più a fondo le piante, i sistemi di lavorazione e i nuovi metodi, per essere sempre al passo con i tempi e anzi, un gradino avanti. Soprattutto in veste di giudice, è importante infatti mettersi in gioco e conoscere, spesso anche valutare cose nuove che ancora non sono uscite sul mercato.
Nel 2019 inizia il percorso come giudice italiano, a cui si aggiunge nel 2023 la certificazione come giudice internazionale nella disciplina della Brewers, ovvero il caffè filtro, presso la Specialty Coffee Association. Una certificazione di valore impareggiabile, considerando che ad oggi i giudici certificati a livello internazionale di origine italiana sono pochissimi, neanche una decina, che la farà volare ad Aprile in America, nello specifico a Chicago, per i campionati mondiali 2024 firmati SCA.
“Oggi si parla tanto di caffè, ma tutta l’informazione che abbiamo a disposizione è davvero recente: quando sono entrata nel mondo del caffè 10 anni fa, c’erano pochi libri in italiano che parlassero approfonditamente della materia, era estremamente complicato formarsi e reperire informazioni, sebbene all’estero la situazione fosse diversa e l’Italia fosse rimasta un pò indietro. Nel tempo tuttavia abbiamo fatto un bel po’ di strada e oggi, complice il cambiamento nel mondo del food in generale e l’attenzione alla materia prima, c’è più informazione e una maggiore apertura nel mondo del caffè, che in Italia è stato ermetico nel corso degli anni per via di una tradizione a lungo imperante fortemente radicata. Ci siamo tanto evoluti ma c’è ancora molta strada da fare in termini di educazione e formazione: ad esempio deve cambiare il ruolo del barista, considerato spesso marginale o quasi di ripiego e bisogna inoltre rendere centrale la formazione anche del consumatore, che deve poter scegliere consapevolmente quello che desidera bere. Noi di SCA dobbiamo pertanto promuovere un messaggio importante e, anche come consulente e giudice, mi sento di avere un ruolo importantissimo oggi che voglio portare avanti con tutte le mie energie e la mia grande passione” commenta Francesca Bieker, socia SCA Italy e giudice internazionale.
“La passione e i risultati ottenuti da Francesca certificano il percorso fatto, da appassionata a giudice nei palchi più importanti della scena internazionale, un percorso difficile ma arrivato ai massimi livelli grazie a impegno, dedizione e formazione. Come coordinatore dei giudici di SCA, fin dall’inizio del mio mandato, ho cercato di impostare una crescita del team per renderlo più efficiente ed autorevole: consolidare il gruppo è un tassello fondamentale anche per le competizioni italiane e per i competitor, poiché ogni candidato giudicato da figure con esperienze internazionali riceve un giudizio più duro ma anche più reale e proiettato alla prossima sfida. Per noi inoltre è fondamentale diffondere la cultura del caffè, sfatando i luoghi comuni e non: la formazione infatti non si esaurisce mai ma continua anche durante il percorso lavorativo e noi di SCA lo sappiamo bene.” - commenta Fabio Sipione, Judges Coordinator SCA Italy.
SCA ha creato nel tempo una fitta rete di persone che connesse tra di loro e allineate sui valori della Specialty ha creato una comunità globale che, da un lato mantiene elevati gli standard dello Specialty, dall’altro si impegna a rendere la catena del valore più sostenibile, sia dal punto di vista ambientale che sociale. SCA oggi ingloba buona parte dei paesi produttori e consumatori del globo, ed è formata da oltre 10 mila soci nel mondo e trainer autorizzati che diffondono e difendono il valore del caffè.