Andrea Cartapatti: lavoro e passione nei Blu Hotels
"Quello che faccio è certamente il mio lavoro ma è anche una grande passione", sono le parole del Corporate F&B Manager di Blu Hotels Andrea Cartapatti, dal giugno 2015 approdato alla catena alberghiera prima azienda nel settore leisure del nostro Paese, dopo 10 anni passati in Atahotels e un'esperienza pregressa di studio e lavoro in Italia e all'estero in realtà come Belmond o Badrutt's Palace di St. Moritz.
In un'intervista rilasciata a Il Gazzettino di Treviso, Andrea racconta il suo lavoro e la sua passione anche attraverso il panorama culinario. Un lavoro per il quale ha avuto un colpo di fulmine a 18 anni, studiando e facendo esperienze professionali mirate con grande costanza e dedizione.
Dalla scelta dei fornitori al lavoro d'ufficio sulle scartoffie e poi la definizione del budget, degli standard di servizio e fino alla scelta dei prodotti: questo è il "mestiere" di Andrea Cartapatti, che anche nel tempo libero si dedica alla ricerca di nuovi ristoranti, locali, cantine e hotel con una insaziabile curiosità.
Una volta definiti gli standard di servizio e le linee guida, gli chef di ogni struttura elaborano un proprio menù, per valorizzare al contempo l'indiscussa qualità, da garantire sempre e in ogni scelta, e le tipicità regionali italiane.
Da 40 a 1.000 coperti, a buffet o a la carte, sempre rispettando la territorialità dei prodotti, così come avviene per i vini. La carta dei vini viene redatta da Andrea con attenzione ai vitigni e alle produzioni locali, ma qualsiasi richiesta può essere soddisfatta entro le 24 ore.
Ma la catena dei Blu Hotels si occupa anche di Banqueting e Sport. Nel primo caso, si tratta di un taglio leisure con cerimonie, mentre nel secondo il taglio è business per meeting, convention, ecc., e il Brixia di Brescia è dedicato in particolar modo agli eventi aziendali.
La particolarità dei Blu Hotels consiste nel suo legame con il mondo dello sport. In alcuni periodi dell'anno, il soggiorno delle squadre, ad esempio di calcio come la S.S.C. Napoli o anche la F.I.S.I., negli Hotel diventa il core business del territorio e significa che la cucina deve adeguarsi alle necessità degli atleti, studiando menù e abbinamenti dedicati.
Andrea dedica la sua vita, con immensa passione, a far stare bene gli altri e questo è un po' ciò che la cucina significa. Quando gli viene chiesto cosa consiglia ai giovani che vogliono fare il suo mestiere, Andrea sottolinea che "bisogna avere un approccio aperto e sensibile al bello" e propone di affiancare alla pratica alberghiera gli studi umanistici.
"Bisogna essere curiosi e approfondire gli aspetti culturali dei nostri territori. Bisogna provare tutto perché solo così si può avere visione completa di un prodotto, di un piatto".
La sua filosofia si riassume in un hashtag che lo presenta alla perfezione: #perdereunsaporeèperdereunsapere.
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