L'Accordo d'Intesa fra il mercato di Roma e Barcellona farà crescere entrambi i Paesi
Favorire gli scambi commerciali avendo come obiettivo la costituzione di un hub italiano nella città catalana. Ma anche alimentare un sistema di “buone pratiche” per gli enti gestori, ottimizzando quanto di buono stanno facendo le società che guidano i Mercati. Sono solo alcuni degli obiettivi che si pone il Memorandum d’intesa siglato a Roma tra i vertici del Centro Agroalimentare Roma (Car) e il Centro Agroalimentare di Barcellona (Mercabarna), che movimenta ogni anno circa due milioni di tonnellate di frutta e verdura. Un patto che vuole agevolare l'import-export dei prodotti, la cooperazione e l'assistenza reciproca alla scoperta di tecnologie all'avanguardia utili agli scambi, in modo da generare affari e dotare gli operatori delle migliori condizioni competitive.
I due Mercati hanno identificato opportunità comuni per facilitare le operazioni commerciali tra i loro operatori e l'utilizzo degli stessi mezzi logistici, sia terrestri che marittimi, in particolare questi ultimi grazie alle linee marittime che operano tra le due città e che promettono una implementazione dei viaggi di merci. In tale contesto, molto importante sul territorio costiero italiano sarà la collaborazione anche con l'Autorità Portuale di Civitavecchia.
Sia il Mercato di Roma che quello di Barcellona, inoltre, si impegneranno a “promuovere missioni commerciali che coinvolgeranno i propri grossisti e anche a condividere dati e informazioni sugli operatori che operano in entrambi i Mercati, così da migliorare gli scambi tra le due realtà e ridurre i rischi commerciali”.
Alla firma dell’intesa erano presenti il Direttore Generale del CAR Fabio Massimo Pallottini, il Presidente del CAR Valter Giammaria, il Direttore Generale di Mercabarna Josep Tejedo Fernàndez, l’Assessore allo Sviluppo economico, Turismo e Lavoro di Roma Capitale Carlo Cafarotti, il Segretario Generale della Camera di Commercio di Roma Pietro Abate ed il Presidente dell’Autorità Portuale di Civitavecchia Francesco Maria di Majo.
Si tratta di un altro tassello molto importante, dopo l’accordo con Parigi, del progetto che vuole portare il CAR a dialogare in maniera sistematica con tutti i maggiori mercati del nostro continente e non solo.
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