L'Europa condanna l'Italia per la Xylella: ritardi e negligenze nella gestione del problema
La Corte di Giustizia dell'Unione Europea, accogliendo il ricorso della Commisione UE, ha definitivamente condannato l'Italia per non essere intervenuta rapidamente per contenere e arginare i danni causati alla Xylella, la malattia che continua a devastare gli oliveti del nostro Paese.
Soprattutto vengono contestate negligenze nel monitoraggio del fenomeno e il mancato abbattimento delle piante infette, soluzione che Bruxelles aveva richiesto al nostro paese.
La Corte spiega che alla scadenza dei termini per mettere in atto gli interventi richiesti dalla Commissione, l'Italia non aveva rispettato due degli obblighi previsti lasciando modo così alla malattia di diffondersi.
Attualmente per l'Italia non è previsto il pagamento di nessuna multa, ma come riferisce il Corriere della Sera, il pronunciamento potrà essere fatto valere in altre cause davanti a tribunali italiani.
E mentre ora, come vi avevamo raccontato in questa news, la Xylella inizia ad essere un pericolo anche in altri paesi d'Europa, arrivano da Coldiretti i primi dati sui danni relativi a quest'anno: a causa della Xylella fastidiosa quest’anno sono andate perse quasi 3 olive su 4 in provincia di Lecce con il crollo del 73% della produzione di olio di oliva nell’ultimo anno, secondo un’analisi elaborata da Coldiretti Puglia sulla base dei dati del Sistema Informativo Agricolo Nazionale (SIAN) che non sarà certamente recuperata nell’annata 2019 – 2020.
Ma come evidenzia l'associazione, sono di un certo peso anche i danni collaterali alla malattia degli alberi: cinquemila posti di lavoro sono stati persi nella filiera dell’olio extravergine di oliva con i frantoi svenduti a pezzi in Grecia, Marocco e Tunisia. Un trend che rischia di diventare irreversibile se – continua la Coldiretti – non si interviene con strumenti adeguati per rilanciare la più grande fabbrica green italiana con la Puglia che ha garantito fino ad ora quasi la metà dell’olio Made in Italy.
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