Ecco il podio delle aziende Food percepite come più sostenibili
Sono 16 le aziende del settore Food che si sono distinte nella classifica delle 200 aziende percepite come più sostenibili sul web, secondo la classifica realizzata da Reputation Science.
Sono 16 le aziende food che si sono distinte nella classifica delle prime 200 nella classifica di Reputation Science secondo l'indice "ESG Perception Index", che misura la percezione di sostenibilità delle aziende.
Si tratta della percezione che gli stakeholder hanno della reputazione di un brand a determinare la loro propensione a prendere decisioni (di acquisto, di investimento, ecc.) nei riguardi del brand e dei suoi prodotti. La sostenibilità è una componente chiave della reputazione di un’azienda, rappresentando oggi la sfida economica più importante a livello globale.
L’Osservatorio di Reputation Science prende in esame le maggiori aziende sul mercato italiano (capitalizzate a Piazza Affari, classifica Mediobanca, classifica Interbrand) per produrre una classifica delle prime 200 società percepite come più sostenibili sul web.
Le aziende del settore Food
Tra le aziende del settore Food percepite come più sostenibili sul web, al primo posto troviamo Barilla (46.22), prima società italiana a vincere il Catalyst Award per la parità di genere e che in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente ha lanciato We, the Food, the Planet, videogioco educativo sulla sostenibilità. La segue al secondo posto un altro colosso italiano: Ferrero (43.84), che ha rinnovato la partnership con Save The Children contro lo sfruttamento minorile e firmato un accordo decennale con Falck Renewables per la produzione di energia elettrica green, guadagna la medaglia d’argento. Piazza d’onore per Lavazza (41.18), azienda torinese che ha lanciato la propria Roadmap to Zero, investendo 500 milioni di euro per la sostenibilità, e ha elargito bonus ai dipendenti per gli obiettivi raggiunti. Il gigante Coca-Cola (40.25), con la sua prima bottiglia in plastica riciclata al 100% e l’impegno a decarbonizzare tutti i suoi impianti, è quarto, davanti a Granarolo (39.93) e Nestlé (39.65) che, nonostante l’andamento negativo del mercato, ha premiato i suoi 3mila dipendenti e ha inaugurato il FAB Working, nuovo modello di lavoro fondato sull’ascolto e sull’autonomia delle persone. Campari (35.52) è settima, Bauli ottava (22.40), mentre Heineken (15.10) e Parmalat (14.63) chiudono la top10. Nella classifica generale, oltre la metà delle aziende del settore Food si posiziona oltre la centesima posizione: un dato messo in luce anche da una media settoriale (26.26) di ben 6 punti più bassa di quella generale (32.61). Nell’ultimo periodo di analisi (gennaio-giugno 2021), Reputation Science ha analizzato oltre 1,2 milioni di contenuti online in lingua italiana per stilare una classifica delle 200 aziende più sostenibili sul web. A guidare il raking ESG Perception Index, i settori Energia, Automotive e Finance, che da soli occupano l’85% delle prime 20 posizioni. Sono questi, infatti, i cluster coinvolti maggiormente nella transizione energetica e ambientale, spesso chiamati ad agire prima degli altri.Clicca qui per consultare la lista completa
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