L'Europa potrebbe aprirsi al Nutri-Score. L'Italia torna ad opporsi
La Commissione Europea sembra aprirsi all'utilizzo del Nutri-Score obbligatorio nell'UE, l'etichetta alimentare a semaforo che non piace all'Italia.
Appena un mese fa Nestlé si è fatta portavoce in Europa per tutte quelle realtà (aziende, associazioni, politici, ecc) desiderose che il Nutriscore diventi l'etichetta di riferimento obbligatoria per i prodotti alimentari confezionati, venduti nell'Unione Europea.
"Nestlé e una gran parte degli stakeholders chiedono che Nutriscore diventi il sistema obbligatorio di etichettatura nutrizionale preconfezionato in tutta l'Unione Europea. La coalizione comprende organizzazioni dei consumatori, accademici, membri del Parlamento europeo e attori dell'industria alimentare".
Il Nutriscore è un sistema di etichettatura che si presenta sotto forma di semaforo con 5 gradazioni di colore che passano dalla A verde (per gli alimenti più sani) alla E rossa (per quelli meno indicati).
Secondo Nestlé, "con la crescente importanza di cucinare e mangiare a casa, questo semplice format aiuta le persone a fare scelte alimentari intuitive".
È da tempo che Nestlé ha adottato il Nutriscore per le indicazioni dei valori nutrizionali nei suoi prodotti in Europa. Il sistema di etichettatura attualmente può essere applicato su base volontaria, ma non esiste normativa europea in merito.
L'Italia da anni porta avanti una battaglia contro il Nutriscore, sistema che, fra l'altro, nei paesi europei in cui è stato adottato, risulta un deterrente per i prodotti made in Italy. Basta ricordare che prodotti come il Parmigiano Reggiano e il Prosciutto di Parma ottengono con Nutriscore il semaforo rosso. La filosofia alla base della "battaglia" italiana è una concezione degli alimenti come parte di una dieta in cui apporto calorico e di nutrienti deve essere bilanciato nel suo insieme. Questo preclude l'utilizzo di "semafori" che boccino un prodotto senza una visione più ampia.
Il nostro Paese ha messo quindi a punto un sistema alternativo al Nutriscore, conosciuto come Etichetta a batteria: Nutrinform Battery. Grazie a questo sistema è possibile ricevere indicazioni sull'apporto di nutrienti di ogni singolo prodotto (grassi, zuccheri, ecc.) ma nell'ottica di una dieta quotidiana completa e bilanciata.
Con la pubblicazione del nuovo piano strategico per l'agroalimentare "From farm to fork", è stato definito che le etichette alimentari semplificate come il Nutri-Score francese o la batteria italiana "aiutano i consumatori a fare scelte alimentari attente alla salute", ma l'etichetta a semaforo risulta più comprensibile. Anche se al momento la Commissione europea sottolinea che non suggerisce nessun modello di etichetta nello specifico, sembrerebbe da questo documento che l'etichetta Nutri-Score, concepita con una grafica a semaforo, parta avvantaggiata per diventare l'etichetta ufficiale dell'Unione Europea.
“Necessaria più che mai una posizione di sintesi che tuteli i cittadini europei e la loro salute. - ha commentato Luigi Scordamaglia, consigliere delegato di Filiera Italia, alla pubblicazione del documento - Siamo tutti a favore di una dieta “sana e sostenibile”, per prima la Commissione, ma ora serve che proprio la commissione sia più trasparente su ciò che questo vuol dire”.
Secondo il consigliere delegato, infatti, il documento lascerebbe (poco) implicita un'apertura all'adozione obbligatoria del Nutriscore in Europa, cosa per la quale tutte le principali associazioni, federazioni e organizzazioni italiane continuano a battersi, chiedendo piuttosto l'imposizione dell'indicazione del Paese di origine sulle etichette.
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