Miscusi: il nuovo fusillone di sorgo fa bene all'ambiente

Miscusi propone il nuovo fusillone realizzato con sorgo, un cereale che cresce senza bisogno di irrigazione, riducendo così le emissioni di CO2 del 78%

13 Febbraio 2024 - 14:40
Miscusi: il nuovo fusillone di sorgo fa bene all'ambiente

Miscusi, celebre marchio italiano di ristoranti specializzati in pasta fresca, noto per il suo impegno nella promozione della sostenibilità e della dieta mediterranea, presenta con orgoglio il suo ultimo prodotto innovativo: il fusillone di sorgo. Questa produzione, caratterizzata da un processo di coltivazione particolarmente eco-friendly, rappresenta un passo significativo verso la riduzione dell'impatto ambientale associato alla produzione alimentare. Questa pasta si distingue infatti per la sua capacità di crescere senza richiedere irrigazione, riducendo così le emissioni di CO2 del 78% rispetto alle pratiche agricole convenzionali. Inoltre, la coltivazione del sorgo richiede approssimativamente il 90% in meno di acqua rispetto al grano tradizionale, attualmente utilizzato come principale ingrediente nella produzione di pasta in Italia.

Miscusi ha avviato un percorso di innovazione e sostenibilità nel 2019, con l'obiettivo di coniugare la sostenibilità ambientale con il piacere culinario. Sin da allora, l'azienda ha destinato oltre 10 ettari di terreno alla coltivazione del sorgo con tecniche agricole rigenerative, riducendo o eliminando l'uso di acqua, pesticidi e fertilizzanti chimici.

Questo impegno verso la sostenibilità rapprese dimostra che è possibile soddisfare le esigenze culinarie dei consumatori senza compromettere l'equilibrio ambientale. Il fusillone di sorgo si presenta così come un'alternativa promettente per coloro che desiderano gustare una pasta di alta qualità e al contempo contribuire alla salvaguardia del pianeta.

"Il sorgo, o come lo chiamavano i miei nonni contadini la 'saggina', fa parte delle nostre tradizioni. Lo usavamo per ruotare (far riposare) il campo, dare da mangiare agli animali o essiccato e intrecciato per fare le scope. Oggi è l’impasto più sostenibile di miscusi. Credo che si possano trovare tante risposte alle sfide che viviamo, facendo un passo indietro, prima di farne due avanti" spiega Alberto Cartasegna, Ceo di Miscusi. "Continuiamo a lavorare incessantemente per portare in tavola un piatto che non sia solo clamorosamente buono da mangiare, ma che nutra il nostro corpo e la nostra mente, riconnettendoci con la terra da cui tutto proviene, noi compresi. È l’inizio di una rivoluzione copernicana: non possiamo estrarre dalla natura quello che vogliamo, quando e come vogliamo. Dobbiamo ascoltarla e conviverci, ne siamo parte: “siamo ciò che mangiamo” è una delle verità meno comprese, è nostra responsabilità coinvolgere e avvicinare clienti e contadini per ricordarcelo."

In campo

Il sorgo di miscusi ad oggi viene coltivato presso il centro sperimentale Agrifuture di MartinoRossi Spa, un vero e proprio laboratorio in campo. Il sorgo, che già naturalmente non necessita di grandi quantitativi di acqua, viene irrigato da un sistema brevettato sotterraneo in prossimità delle radici della pianta e che consente di non avere dispersioni o sprechi di acqua. Inoltre, le piante di sorgo vengono consociate ad altre coltivazioni di altezza ed esigenze differenti per consentire sia un migliore afflusso della luce solare sia per favorire la biodiversità del campo stesso. Tutto questo porta enormi vantaggi in termini di impatto sul suolo e consente di portare in tavola una pasta ad impatto ambientale positivo. Pare che non sia solo la terra ad apprezzare, ma anche i clienti: oltre 160 mila quelli che hanno già assaggiati e apprezzato i fusilloni di sorgo. 

Tecnologia e sostenibilità

Il menù digitale di miscusi consente al consumatore di fare una scelta consapevole. Sono visibili le emissioni di CO2 per ogni piatto e vengono aggiornate se si fanno modifiche alle ricette. Non solo scelta consapevole, ma possibile: l’offerta del menù rispetta già oggi gli obiettivi ONU 2030 che prevedono di ridurre le emissioni di CO2 e collegate all’alimentazione da 3kg ad 1,5kg pro-capite al giorno. Ogni piatto è studiato non solo per essere sostenibile, ma anche per essere bilanciato e denso nutrizionalmente: 50% di good carbs, 30% di proteine e 20% di grassi non saturi. Il 50% dell’offerta è vegetariana ed il 25% vegana ispirandosi sempre ai principi della Dieta Mediterranea che è patrimonio Unesco e classificata nel 2023 come miglior dieta al Mondo dal media statunitense U.S. News & World.

Fondata da Alberto Cartasegna e Filippo Mottolese, Miscusi esiste per rendere le persone felici. Società Benefit e B-Corp, dal 2017 Miscusi promuove la dieta mediterranea* tramite il suo piatto principe: la pasta. Apre il primo pastificio con cucina a Milano in Piazza Cinque Giornate, oggi presente in 6 città Italiane con 16 ristoranti. Offre ai suoi ospiti la possibilità di lasciarsi ispirare dalle proposte innovative di Miscusi, di ritrovare le tagliatelle di casa della nonna o di crearsi il piatto a proprio piacimento. Ogni giorno si produce pasta fresca in tutti i Miscusi: 7 trafile, 4 impasti, 8 tipi di cereali e legumi diversi, da filiera italiana tracciata. Miscusi porta in tavola un piatto semplice, amato da tutto il mondo, iconico per il nostro paese: la pasta. Buona da godere, ricca di energia positiva, rispettosa dei nostri nonni contadini e della terra da dove veniamo.

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