Riforma delle IG: partito il confronto per definire la posizione dell'Italia
Il seminario organizato da Origin Italia è stato il primo momento di confronto per compattare la posizione italiana sulla Riforma delle IG. Presente anche il Ministro Patuanelli che annuncia lo stanziamento di 15 milioni di euro per la promozione degli alimenti IG
Si è svolto ieri il seminario organizzato da Origin Italia – in collaborazione con Afidop e Federdop e con il supporto di Fondazione Qualivita – “La Riforma del Sistema delle Indicazioni Geografiche, una prima analisi sulla proposta presentata dalla Commissione Europea”.
L'iniziativa ha visto la partecipazione di oltre quattrocento stakeholder del settore italiano delle produzioni DOP e IGP, con vari interventi fra cui quello del Ministro dell’agricoltura Stefano Patuanelli e dell’Europarlamentare Paolo De Castro, Relatore della Riforma.
Ricordiamo che lo scorso 31 marzo, la Commissione europea ha pubblicato la sua proposta legislativa per la revisione del Sistema delle Indicazioni Geografiche (IG) dell’UE; quest'evento è il primo momento di dibattito - come ha specificato il Ministro Patuanelli - sul testo del Regolamento tra produttori, consorzi e istituzioni per arrivare a definire una posizione comune e condivisa da sottoporre alle istituzioni europee durante l'iter di approvazione del Regolamento.
“Tre punti fermi ci devono guidare in questo processo di riforma: il mantenimento del legame con il territorio, il rafforzamento del sistema di tutela e il potenziamento del ruolo dei Consorzi”, sono le parole del Ministro Stefano Patuanelli, che evidenzia anche come oggi la connessione con il territorio assume una nuova connotazione in termini di sostenibilità ambientale e sociale capace di rappresentare un elemento di competitività e distinzione per le produzioni certificate italiane. “I Consorzi di tutela devono essere i protagonisti veri del nuovo sistema di qualità europeo per garantire tutela e promozione, ma acquisire anche nuove competenze riguardo al controllo dell’offerta e commercializzazione delle produzioni. Tutti gli attori della filiera e le istituzioni – conclude il Ministro – devono fare sistema per portare in Europa la nostra visione strategica del futuro delle IG: il gioco di squadra è decisivo per affrontare i temi e le riforme attualmente in discussione a livello europeo”.
Patuanelli ha poi confermato l'impegno delle Istituzioni a favore delle eccellenze del territorio: "Poche settimane fa è stato firmato il decreto di 25 milioni di euro per la promozione sul mercato interno dei vini DOP e IGP e stiamo per predisporre una misura analoga per gli alimenti IG con un budget di 15 milioni di euro"
Nel corso del seminario, aperto dal presidente di Origin Italia Cesare Baldrighi e che ha visto la partecipazione dei rappresentanti delle associazioni di settore – tra cui Antonio Auricchio, presidente di Afidop e Fabrizio Filippi, presidente di Federdop –, sono stati illustrati gli elementi chiave della proposta di Riforma, mettendone a fuoco i punti prioritari e delineando le posizioni del sistema italiano sui vari passaggi. In particolare gli interventi di Riccardo Deserti, presidente di oriGIn, Stefano Fanti, Vicepresidente Origin Italia e Leo Bertozzi, del Board oriGIn EU, hanno sottolineato l'importanza di intervenire per rafforzare il valore strategico del sistema, gli strumenti di tutela e anche il ruolo dei gruppi come motore delle filiere DOP e IGP.
“Le Regioni devono avere un ruolo attivo e propositivo, a partire dalle istanze sollevate dai protagonisti del sistema in occasioni come quella di oggi”, afferma Alessio Mammi, Assessore all’agricoltura dell’Emilia-Romagna, che evidenzia come particolare attenzione debba essere posta sui temi della sostenibilità, della protezione e sul ruolo dei Consorzi, sottolineando anche che “il modello italiano delle Indicazioni Geografiche deve essere in grado di affermarsi a livello europeo”.
In conclusione l’intervento di Paolo De Castro, Europarlamentare e Relatore della Riforma, che ha ripercorso alcuni degli elementi chiave emersi nel corso della mattinata: “Siamo di fronte a un passaggio strategico davvero importante che coinvolge un sistema che in Europa supera gli 80 miliardi di valore. Sarà importante lavorare con gli altri Paesi, e in questo un ruolo importante spetta a Origin EU, per arrivare a una proposta in grado di rafforzare sia i Consorzi, con capacità operative e di governance sempre più efficaci, sia la tutela delle Indicazioni Geografiche, facendo tesoro dei segnali positivi giunti dalla Corte di Giustizia e dal sistema europeo in questi anni”. De Castro evidenzia inoltre l’importanza di proporre criteri di semplificazione, a partire dalle procedure di modifica dei disciplinari, e di sviluppo della sostenibilità come valore aggiunto in grado di rappresentare un’opportunità strategica e competitiva. “Dobbiamo lavorare insieme per cogliere questa occasione straordinaria di sviluppo, e per farlo è importante focalizzarsi non solo sulla correzione delle criticità della proposta, ma anche fornire suggerimenti concreti per il rilancio della politica della qualità, consapevoli che gran parte delle responsabilità è nelle mani del sistema italiano delle Indicazioni Geografiche e della sua capacità di fare squadra”.
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