Nasce la Consulta dei Distretti del Cibo, per la promozione territoriale
Strumenti deputati alla valorizzazione e allo sviluppo del territorio a 360°, i Distretti del Cibo hanno costituito la loro Consulta.
È avvenuta ieri la sottoscrizione dello Statuto della Consulta dei Distretti del Cibo presso il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, dove si sono riuniti i rappresentanti dei Distretti, della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e dell'Anci per sancire la costituzione della Consulta, alla presenza del ministro Stefano Patuanelli.
La Consulta permette ai territori e alle loro tante espressioni tradizionali, culturali e turistiche di fare rete, amplificando in tal modo le ricadute dei progetti e dei finanziamenti messi a disposizione dalle diverse misure del Mipaaf e dalle politiche del Governo e della UE.
Il Ministro Patuanelli ha sottolineato il valore di iniziative come quelle della Consulta per il sostegno alla "distintività e all'eccellenza delle nostre produzioni che costituiscono un valore assoluto dell'economia italiana. Per questo i contratti di filiera e i distretti del cibo sono stati finanziati con risorse aggiuntive in legge di bilancio in modo da valorizzare questo strumento di prossimità che consente ai sistemi produttivi agroalimentari italiani di adempiere a quello sforzo di sostenibilità cui l'agricoltura è chiamata in questa fase così complessa per il nostro pianeta. Anche il Piano Strategico Nazionale della nuova PAC dovrà essere il risultato di scelte importanti fatte dagli attori del sistema agroalimentare che segue la direzione della strada già individuata dai Distretti del Cibo".
Il Sottosegretario Centinaio ha infine evidenziato che "i Distretti del Cibo sono una realtà importante del nostro paese, che ha un duplice scopo quello di valorizzare i territori e l'agroalimentare italiano. Due elementi che devono procedere insieme. L'obiettivo su cui dobbiamo lavorare è quello di abbinare sempre di più il territorio al cibo, così da valorizzare anche le aree interne perché dietro a un prodotto ci sono anche una storia e una cultura che dobbiamo saper raccontare".
I Distretti del Cibo, istituiti nel 2017, sono riconosciuti dallo Stato e dalle Regioni quali efficaci strumenti per promuovere lo sviluppo territoriale, la coesione e l'inclusione sociale, favorire l'integrazione di attività caratterizzate da prossimità territoriale, garantire la sicurezza alimentare, diminuire l'impatto ambientale delle produzioni, ridurre lo spreco alimentare e salvaguardare il territorio e il paesaggio rurale attraverso le attività agricole e agroalimentari.
I Distretti del Cibo
- Distretto delle Filiere e dei Territori di Sicilia in rete
- Distretto Florovivaistico di Puglia
- Sikania Distretto del Cibo Biomediterraneo
- Distretto del Cibo dei Salumi Dop Piacentini
- Distretto Rurale Colline e Montagne Materane
- Distretto Agroalimentare di Qualità del Metapontino,
- Distretto del Cibo Bio Slow Pane e Olio,
- Distretto del Cibo del Sud Est Siciliano,
- Distretto Rurale Pollino Lagonegrese,
- Distretto Agricolo della Valle del Fiume Olona,
- Distretto Latte Lombardo,
- Distretto Agroalimentare di Qualità Puglia Federiciana,
- Distretto Rurale del Valdarno Superiore,
- Distretto Rurale Barbagia,
- Distretto Agroalimentare di Qualità dell’Ortofrutta Agro Pontino,
- Distretto del Cibo Medio Ionio Catanzarese e della Valle del Crocchio,
- Distretto Bio Slow della Puglia
- Distretto Nebrodi Valdemone
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