No al pane con la polvere di grillo: Assipan in difesa della tradizione italiana
“Pur comprendendo i processi di globalizzazione”, Assipan ritiene che sia “necessario tutelare il buon pane fresco artigianale italiano, ricco di storia e tradizione”.
Il Regolamento di esecuzione 2023/5 della Commissione Europea autorizza l’immissione sul mercato della polvere parzialmente sgrassata di ‘Acheta domesticus’ (grillo domestico) quale nuovo alimento. Assipan Confcommercio si dice però “convintamente contraria” al suo utilizzo “nella produzione del pane artigianale e dei prodotti da forno”. “Pur comprendendo i processi di globalizzazione e le collegate evoluzioni gastronomiche”, Assipan Confcommercio ritiene che sia “necessario tutelare il buon pane fresco artigianale italiano, ricco di storia e tradizione”. Inoltre, secondo la normativa vigente, “il pane deve essere prodotto esclusivamente con sfarinati di grano, acqua e lievito con o senza aggiunta di sale comune”.
Sebbene un regolamento del 1998 consenta l’aggiunta di ulteriori ingredienti nella produzione del pane, l’Associazione ricorda che “la denominazione di vendita deve essere completata dalla menzione dell’ingrediente utilizzato e, nel caso di più ingredienti, di quello o di quelli caratterizzanti”.
Assipan Confcommercio, aldilà degli aspetti normativi, ritiene in ogni caso che “vi sia ormai da anni il sospetto di un graduale attacco da parte di potentati economici esteri alle eccellenze gastronomiche italiane. In gioco quindi non vi è solo la tutela del pane italiano, bensì la sopravvivenza delle migliaia d’imprese di tutte filiere alimentari nazionali”. Per questo, “si impegnerà in prima persona nella difesa del buon pane fresco e dei prodotti da forno artigianali espressione della millenaria cultura gastronomica del nostro Paese”.
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