Nuovo Pacchetto vino europeo: Uiv approva ma chiede piano strategico italiano
Uiv accoglie positivamente il nuovo Pacchetto vino Ue con focus su promozione e investimenti, ma chiede un piano strategico nazionale per il settore.
ENTI E CONSORZI - L'Unione italiana vini (Uiv) esprime un cauto ottimismo sul nuovo Pacchetto vino europeo licenziato ieri a Bruxelles dal Trilogo tra Commissione, Consiglio e Parlamento Ue, ora in attesa di approvazione finale. Il piano, che ridefinirà le regole del vino europeo, si concentra non solo sulle misure di crisi ma anche sugli investimenti per le imprese, con particolare attenzione al rafforzamento della Promozione nei Paesi terzi, all'adattamento climatico e all'enoturismo.
In attesa di esaminare il testo completo per cogliere tutti i dettagli, Uiv manifesta particolare soddisfazione per il potenziamento della misura Ocm Promozione Paesi terzi, che prevede un budget più consistente, una durata prolungata della promozione sui singoli mercati e maggiore flessibilità nell'implementazione dei programmi e delle azioni da parte degli operatori. Questo strumento risulta fondamentale per le imprese che intendono affrontare le sfide e cogliere le opportunità derivanti dal cambiamento strutturale dei consumi nei mercati internazionali.
Apprezzato anche il rafforzamento degli strumenti finanziari – inclusi nell'Ocm investimenti – destinati all'adattamento al cambiamento climatico e allo sviluppo dell'enoturismo. Tuttavia, non mancano le criticità: l'associazione ritiene che l'estirpo, come misura finanziabile dai programmi nazionali, non rappresenti la soluzione adeguata per affrontare i problemi del settore. Allo stesso tempo, alcune flessibilità introdotte dalla Commissione sulla durata dei reimpianti potrebbero offrire margini di manovra per le realtà che affrontano l'incertezza del mercato.
Perplessità emergono anche sulle nuove definizioni dei vini dealcolati: se per i prodotti a 0% le aspettative sono soddisfatte, per i vini parzialmente dealcolati il termine "reduced-alcohol" (anziché "low-alcohol") potrebbe non intercettare le richieste dei consumatori.
"Ringraziamo le istituzioni per l'attenzione al settore in un momento complesso. Le difficoltà strutturali che sta vivendo il settore non possono essere però affrontate solo con una modifica al quadro normativo europeo, è fondamentale un esame approfondito delle criticità e la definizione di una strategia del settore a livello nazionale", ha dichiarato il segretario generale di Uiv, Paolo Castelletti.
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