Osteria Perillà celebra i sapori della Val d'Orcia con Chef Marcello Corrado
Perfetta sintesi fra tradizione e modernità, perfetta rappresentazione dell’ecosistema in cui si inserisce, l’Osteria Perillà, nel cuore della Val d’Orcia, è una delle espressioni più sublimi del “Progetto Rocca d’Orcia”. Ideato dal Cavaliere Pasquale Forte, imprenditore illuminato, virtuoso e visionario che a metà degli anni ’90 decide di ridare vita al Podere Petrucci per farne una azienda biodinamica, oggi Podere Forte.
Ed è qui che il Perillà si nutre e attinge quotidianamente per offrire ai propri ospiti i prodotti migliori, altamente selezionati, perché al Podere si produce vino, olio, miele, frumento e si allevano animali in libertà.
In questo angolo di Toscana tutta da scoprire e patrimonio dell’Unesco, lo Chef Marcello Corrado, in poco meno di un anno dal suo arrivo, ha portato la stella Michelin all’Osteria e le sue sapienti mani sono al lavoro per accogliere e coccolare gli ospiti in questa prossima stagione estiva.
Napoletano e romano d’adozione, Corrado propone una cucina che racconta la sua storia e celebra il luogo e le eccellenze territoriali, tanto da poter parlare di kilometro Perillà, come cifra che contraddistingue l’anima dell’Osteria.
La Val d’Orcia è terra di cacciagione e cornice ideale del nuovo menu che omaggia la selvaggina e una materia prima pregiata, non sempre facile da trattare. Un menu, quella dello Chef orientato alla carne, con qualche incursione ittica per non dimenticare le sue origini partenopee.
Nel pieno rispetto della stagionalità, il menu si compone di tre degustazioni diverse che lasciano spazio a sapori concreti, puliti, netti e decisi che arricchiscono il palato di gusto piuttosto che alleggerire.
Il menu "QUI" è un omaggio al territorio e alle sue eccellenze con
- La Tartare di petto d’anatra, tuorlo al mango e pepe verde,
- Fondente di coda di vitello con il suo estratto alla Vaccinara e fresco di sedano,
- Tortelli farciti di faraona, piselli e salsa del suo arrosto,
- Maialino di Cinta Senese “Podere Forte”, indivia e salsa all'arancia piccante,
- Semifreddo alla nocciola delle Langhe con crema alla liquirizia e gelo di caffè espresso.
- Crudo di branzino pescato all'amo con carciofi, liquirizia e riso selvaggio croccante,
- Scaloppa di fegato di anatra, scampo arrosto, carote e zenzero,
- Maccheroncini con farina Senatore Cappelli del “Podere Forte” all'amatriciana di triglie e favette,
- Gnocchi di ricotta di pecora, ricci di mare e spinaci,
- Rombo selvaggio su minestrone primaverile ai frutti di mare,
- Cioccolato bianco, piselli e fragole.
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