#PagoQuantoBevo: l'app che promuove il bere responsabile
Arriva la App #PagoQuantoBevo bevi responsabile, bevi sostenibile. Presentata alla settima edizione della Maker Faire Rome, la rassegna dell'innovazione promossa dalla Camera di Commercio di Roma, è firmata dalla start up pOsti.
Si tratta di un tappo digitale dotato di flussimetro e collegato ad una app: misura il quantitativo esatto di vino versato, lo traccia in blockchain, rilevando il grado alcolemico in relazione alle caratteristiche fisiche che il bevitore inserisce sull'app, e calcolando inoltre il costo della consumazione rapportandolo esattamente ai dl bevuti.
#PagoQuantoBevo, sottolinea il fondatore di pOsti Virgilio Maretto, ''rivoluziona il mondo nel vino e attraverso la tecnologia valorizza un bere consapevole. Ad oggi il prezzo è sempre a calice e non si ha cognizione del grado alcolemico. Il bere diventa così tech, equo e consapevole".
pOsti è il primo food concept che valorizza le ricette tradizionali delle regioni italiane e dei suoi osti unendole a una narrazione e certificazione attraverso strumenti digitali. Per la prima volta la singola ricetta, documentata nella sua autenticità (Istituti culturali, oste, chef, etc) ha il suo certificato di qualità, che ne attesta la storia, la composizione, la lavorazione, sistemi di cottura, fino al piatto finale, incluso anche il post consumo: anche la recensione del consumatore diventa codificata e immutabile. Tra le tante novità presentate al Maker Faire di Roma anche il “kit plug&play” del banchista hi-tech. Un mix di tecnologia e informatica. Sì perché se chi beve deve farlo con moderazione, è giusto anche che sappia cosa sta bevendo. Cosa più complessa da fare in un locale a meno che non si chieda di leggere l’etichetta del vino. Ecco che allora con questo strumento sullo scontrino potremmo avere quattro informazioni: varietà, provenienza, data di raccolta e grado di maturazione del vino che abbiamo scelto.
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