Pane Nostrum chiude la XXII edizione

Chiusa a Senigallia la XXII edizione di Pane Nostrum. Protagonisti panificatori, pizzaioli e pasticceri tra formazione, celiachia e innovazione digitale.

1 Ottobre 2025 - 11:15
Pane Nostrum chiude la XXII edizione

EVENTI - Cala il sipario a Senigallia sulla ventiduesima edizione di Pane Nostrum – Il Salone Nazionale dei Lievitati, manifestazione ideata da Confcommercio Marche e CIA Provincia di Ancona per valorizzare la cultura del pane e dare nuova visibilità alle figure del panettiere e del pizzaiolo.

Tre giorni intensi hanno animato gli spazi dell'evento, con un format ibrido che ha combinato incontri b2b e apertura al pubblico degli appassionati. Sui palchi si sono alternati professionisti della panificazione, della pizzeria, della pasticceria e della ristorazione provenienti da tutto il territorio nazionale, affiancati da aziende di forniture d'eccellenza del Made in Italy, buyer della GDO e operatori Ho.Re.Ca.

"Questa edizione è partita con il botto, grazie alla presenza del Ministro Lollobrigida al taglio del nastro, con il riconoscimento della nostra manifestazione come "Ambasciatrice della qualità della cucina italiana nel mondo", che ha dato grande prestigio all'iniziativa. Questo traguardo ci inorgoglisce molto: ci fa capire che la strada intrapresa con questo nuovo format è quella giusta e ci spinge a migliorare sempre più. Quello che abbiamo stimolato è un vero e proprio laboratorio creativo e di innovazione di processo per il comparto" le parole di Massimiliano Polacco Direttore Generale Confcommercio Marche.

Protagonisti e focus sulla celiachia

Tra i professionisti intervenuti, Augusto Palazzi, pasticcere e docente: "Sono tre anni che partecipo a Pane Nostrum. Ho visto crescere la manifestazione anno dopo anno e posso dire che per noi è un grande stimolo. Siamo professionisti che amano stare nel proprio laboratorio ed essere qui significa invece parlare, confrontarsi, imparare da altri colleghi che mostrano sempre nuove strade: è davvero motivante. Sono oggi a rendere onore al mondo dei lievitati dal punto di vista di un pasticcere quale io sono. Ho presentato l'Inglese a Napoli, un gioco che parte da un babà che diventa una zuppa inglese. A una bagna alchermes e lampone ho affiancato sia una crema pasticcera al cioccolato che alla vaniglia per rammentare il sapore della zuppa inglese in modo inaspettato".

Un tema centrale dell'edizione 2025 è stato l'approfondimento sulla celiachia, che ha reso la manifestazione non solo inclusiva ma anche un momento significativo di formazione e informazione.

"Il tema della celiachia all'interno di una manifestazione sui lievitati è fantastico. - ha sottolineato Moreno Cedroni Presidente FIPE Confcommercio Marche e chef patron de La Madonnina del Pescatore- È una azione di larghe vedute veramente inclusiva perché una fetta sempre piu ampia di popolazione si scopre intollerante o allergica o portatore del morbo celiaco. Ho fatto il primo pane senza glutine 20 anni fa seguendo una ricetta codificata negli anni 90. Ora i prodotti gluten free sono molto più comuni non solo nelle realtà di nicchia per offrire prodotti rispettosi delle normative e buoni. Sono veramente felice che ora, nel nostro paese che ha un'alimentazione praticamente basata sul glutine, ci sia una nuova sensibilità sull'argomento. Pane Nostrum si pone come alfiere a fianco della AIC - associazione italiana Celiachia per affermare l'importanza della panificazione senza glutine".

Giovani promesse e tradizione

Pane Nostrum si è configurato come un palcoscenico trasversale dove si sono incontrati veterani dell'arte bianca, studenti degli istituti alberghieri e giovani talenti emergenti come Asja Sestili, che a soli 24 anni rappresenta le nuove generazioni femminili della panificazione: "Sono a Pane Nostrum per la terza volta di cui due vissute nel back office ad aiutare i panificatori e questa è la prima volta che salgo sul palco da protagonista. È una grande emozione: sono abituata a stare a contatto col pubblico al negozio ma questa è un'occasione per far capire fino in fondo quello che facciamo ogni giorno e perché lo facciamo. Oggi ho voluto portare un dolce della tradizione e cioè le Ciambelline all'anice. Ho fatto questa scelta perché l'anice rappresenta la mia regione, le Marche, ed è un ingrediente multiuso sia in cucina, sia in pasticceria che per i liquori. Mi piace che da un seme molto piccolo si possano creare molte cose. È una metafora della panificazione e di questo evento: da elementi semplici come acqua, farina e lievito nasce qualcosa di meraviglioso come il pane e Pane Nostrum che è un momento unico di incontro e ascolto dei grandi maestri. Sono quasi in soggezione perché sono i professionisti che hanno costruito la storia della panificazione moderna e apprenderla è fondamentale: non c'è nessuna evoluzione senza conoscere il passato".

Innovazione e crescita collettiva

Nella giornata conclusiva si è svolto il talk "Dal forno al futuro: innovazione digitale e controllo di gestione nella panificazione", moderato dal giornalista Carlo Scheggia con la partecipazione di Antonio Tassone, Presidente Assipan Confcommercio Nazionale, Marco Sestili, Presidente Panificatori Confcommercio Marche Centrali, Maria Serena Chiucchi, Professoressa Ordinaria di Economia Aziendale del Dipartimento di Managment UNIVPM, e Fabio Fiorentini, Economista e imprenditore. Dall'incontro è emersa l'importanza delle nuove tecnologie che hanno reso il lavoro dell'artigiano più facile, sicuro e programmabile.

"Siamo giunti alla fine di questa bellissima manifestazione. Giorno dopo giorno è stata un'emozione vedere i professionisti all'opera. Il punto di forza di Pane Nostrum – Il Salone Nazionale dei Lievitati è che si tratta di una manifestazione fatta dai professionisti per i colleghi. La sinergia che viene così a crearsi è unica, un clima senza rivalità ma volto esclusivamente alla crescita collettiva del settore" conclude Federica Polacco, Responsabile Area Sindacale, Marketing e Territorio Confcommercio Marche Centrali.

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