Pesca: rinnovato il CCNL per 20.000 addetti imbarcati
È stato sottoscritto nella serata di martedì 19 marzo tra Fai-Flai-Uila Pesca e Federpesca il rinnovo del CCNL (contratto collettivo nazionale di lavoro) per circa 20.000 addetti del settore imbarcati su natanti esercenti la pesca marittima, valido per il quadriennio 2018-2021.
L’incremento salariale pattuito è pari al 6,1%, sul quadriennio, distribuito in tre tranche: 3,1% dal 1.4.2019, 2% dal 1.1.2020, 1% dal 1.1.2021. Vengono inoltre rafforzate le tutele previdenziali con l’incremento del valore convenzionale ai fini INPS. Ancora, in materia di welfare, in un’ottica di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, l’accordo introduce un permesso retribuito per 15 giorni a titolo di congedo matrimoniale. E ancora la certificazione del lavoro svolto in orario notturno, la previsione del diritto di precedenza per nuove assunzioni, a garanzia di una maggiore stabilizzazione dei rapporti di lavoro, insieme al diritto di prelazione nella riassunzione per i lavoratori sbarcati per malattia o infortunio. Soddisfazione da parte del segretario generale della Fai Cisl Onofrio Rota e di quello nazionale, Silvano Giangiacomi, "Nonostante il settore sia in crisi da anni - spiegano i due sindacalisti - è stato pattuito un aumento del 6,1%, che sancisce la volontà delle parti sociali di credere nel futuro del comparto e nella dignità di lavoratori che in questi anni hanno perso potere di acquisto e continuità di reddito"
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