Prorogare il Green Pass fino al 2023. La proposta della Commissione europea
La Commissione Europea sostiene la proroga del Green Pass per garantire la circolazione dei viaggiatori in Europa fino al 2023.

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La Commissione europea propone oggi di prorogare di un anno, fino al 30 giugno 2023, il Green Pass, certificato COVID digitale dell'UE. Il virus della COVID-19 continua a essere diffuso in Europa e in questa fase non è possibile stabilire l'impatto di un possibile aumento delle infezioni nel secondo semestre del 2022 o dell'emergere di nuove varianti. La proroga del regolamento garantirà che i viaggiatori possano continuare a utilizzare il certificato COVID digitale dell'UE per i viaggi all'interno dell'Unione qualora gli Stati membri mantengano determinate misure di sanità pubblica. La Commissione adotta oggi la proposta volta a garantire che il Parlamento europeo e il Consiglio possano concludere l'iter legislativo in tempo prima della scadenza dell'attuale regolamento.
Oltre alla proroga del regolamento sul certificato COVID digitale dell'UE fino a giugno 2023, la Commissione propone anche alcune modifiche circoscritte al testo:
- includere test antigenici di laboratorio di alta qualità tra i tipi di test per i quali può essere rilasciato un certificato di test. L'obiettivo è ampliare l'ambito di applicazione dei tipi di test diagnostici in un momento in cui i test per la COVID-19 sono molto richiesti;
- garantire che i certificati di vaccinazione contengano il numero totale corretto di dosi somministrate in ogni Stato membro, e non solo nello Stato membro che rilascia il certificato. Si tratta di rispondere alle preoccupazioni pratiche sollevate dai cittadini in merito ai certificati che indicano un numero errato di dosi quando le dosi di vaccino sono somministrate in Stati membri diversi;
- garantire che possano essere rilasciati certificati alle persone che partecipano alla sperimentazione clinica di vaccini contro la COVID-19. Il certificato COVID digitale dell'UE rilasciato ai partecipanti alla sperimentazione potrà quindi essere accettato dagli altri Stati membri. Questa misura mira a incoraggiare lo sviluppo e lo studio continui di vaccini contro la COVID-19.