Scottojonno lancia ''Storie da Bere'': cultura, mixology e alta cucina si incontrano a Napoli
Scottojonno presenta "Storie da Bere", la kermesse che unisce cultura napoletana, cucina d'autore e mixology in un'esperienza immersiva
BAR, MIXOLOGY E COCKTAIL - Nel cuore di Napoli, nella storica Galleria Principe, il locale Scottojonno inaugura una nuova iniziativa culturale "Storie da Bere: tra Arte, Miti e Sapori napoletani", un progetto originale firmato dall'imprenditore Luca Iannuzzi, pensato per intrecciare storia e gastronomia in un'unica esperienza coinvolgente. La prima serata, tenutasi giovedì 30 ottobre, ha dato il via a un percorso che unisce cultura, tradizione culinaria e arte dei cocktail, trasformando ogni incontro in un momento di conoscenza e convivialità.
Nonostante sia nato soltanto nel 2023, Scottojonno si è rapidamente imposto come una delle location più suggestive della città, e proponendosi a turisti e residenti come uno dei caffè letterari più affascinanti d'Italia. Merito di Luca Iannuzzi, che ha saputo dar vita a un autentico salotto culturale dove l'eleganza dell'ambiente e la cura dei dettagli si accompagnano a un'offerta di livello, attirando artisti, intellettuali e chiunque apprezzi il piacere della buona tavola e della buona compagnia.

Un format che racconta Napoli attraverso i sapori
Ogni serata di "Storie da Bere" si sviluppa attorno a una narrazioneche può riguardare l'arte, la storia , le leggende o le tradizioni enogastronomiche di Napoli. Attraverso contributi di esperti del settore, momenti di spettacolo e un'offerta food&drink realizzata ad hoc, l'intento è quello di regalare al pubblico un'esperienza che sappia fondere cultura e piacere della tavola in modo armonioso.
Dopo il debutto di ottobre, incentrato sulle "Storie nascoste della Galleria", il secondo appuntamento è fissato per il 27 novembre con "Le leggende nere di Napoli". Si tratterà di un'immersione nelle storie più oscure e misteriose che aleggiano sulla città, tra presenze spettrali e racconti dimenticati, il tutto accompagnato da proposte culinarie e drink ideati appositamente per l'occasione.
Scottojonno si propone così come riferimento per chi desidera scoprire Napoli da una prospettiva inedita e affascinante, dove ogni assaggio, ogni sorso e ogni racconto concorrono a costruire un ricordo duraturo, nel solco di una visione che abbraccia innovazione e profondo rispetto per le radici partenopee.
La cucina d'autore di Marco Ambrosino tra "varchi" e "sentieri" napoletani
Il menu appena presentato, opera dello chef Marco Ambrosino, trasforma ogni portata in una storia da svelare, un viaggio attraverso i sapori meno noti di Napoli che assume quasi una dimensione evocativa. Ambrosino riesce a reinterpretare la tradizione locale con uno sguardo contemporaneo, valorizzando materie prime del territorio e tecniche culinarie innovative.

La proposta gastronomica si sviluppa attraverso tre sezioni narrative. I varchi infuocati presentano fette di pane abbrustolito che diventano passaggi verso esperienze gustative intense: tra questi 'O Giardino d'e Vergini (con salsa romesco, peschiole e salsa al basilico, che richiama i giardini segretj del Rione Sanità), Il Sorriso della Bella 'Mbriana (con acciughe, mascarpone, limone e pepe, dedicato alla fata protettrice della casa) e Il Sospiro di Maria Longa (sarde affumicate, cipolla infornata e arancia, tributo a una figura leggendaria del quartiere Forcella).
I sentieri nascosti propongono panini sostanziosi e ricchi, veri contenitori di sapori che rimandano alle strade e alle storie sussurrate della città. Tra le scelte spiccano Il viaggio del Masaniello (pastrami, cetriolo e cavolo cappuccio, simbolo della forza popolare rivoluzionaria), O' cuore 'e Pulcinella (pane cafone con caprino, composta di fichi e prosciutto crudo, omaggio alla celebre maschera napoletana) e La scia di Caracciolo (pan brioche con uova, pepe, cipollotto e salsa al lime, dedicato all'ammiraglio Francesco Caracciolo).
Le storie svelate raccolgono piatti che sono autentici racconti, ispirati a personaggi leggendari e luoghi enigmatici della città. Si parte con L'Oracolo di Sibilla (humus di ceci, verdure cotte e crude, dressing al miso e sambuco, richiamo alle profezie di Cuma), per proseguire con Il bacio della Janara (fresella con pomodoro alla brace, feta, cipolla rossa e aneto, che evoca le streghe benevole del folklore campano). Seguono Il velo del Cristo (carpaccio di tonno affumicato, finocchio, arance e salsa allo zafferano, tributo al capolavoro della Cappella Sansevero), Lo scrigno del Tasso (insalata di gamberi, radicchio, noci, olive, salsa cocktail e chimichurri, che ricorda il poeta Torquato Tasso), Il sigillo di San Lorenzo (carne salada, senape, capperi e salsa alla nocciola, riferimento alla basilica e ai suoi misteri) e Il morso del Cardinale (roast beef, indivia, pane tostato, salsa caesar e parmigiano, che rimanda agli intrighi delle corti napoletane).

I cocktail di Mirko Lamagna, tra leggenda e creatività
A completare l'esperienza gastronomica arriva la drink list firmata dal bartender gourmet Mirko Lamagna, anch'essa costruita intorno a narrazioni e riferimenti culturali napoletani. I cocktail sono concepiti come autentici "incantesimi" capaci di sedurre i sensi, con un equilibrio studiato degli ingredienti per creare esperienze indimenticabili.

Tra le creazioni più suggestive figurano Il canto della Janara (Whisky, Sherry, Noce, Pera), avvolgente e misterioso come un sortilegio benevolo mormorato nei vicoli del Sannio, dove la noce rappresenta il frutto della terra e della memoria. La maschera di Colapesce (Tequila, Mezcal, Mango, Pasta di Nocciola) propone invece un confronto teatrale tra mare e fuoco, con il mango come ingrediente sorprendente che unisce due universi, richiamando la leggenda dell'uomo-pesce che sorregge la città dagli abissi. Infine L'eco delle anime pezzentelle (Rum, Olio di Sakè, Ananas), etereo e profondo come un soffio che si diffonde nel Cimitero delle Fontanelle, dove il Sakè simboleggia il viaggio oltre la vita, un incontro ultraterreno tra il rum caraibico e il sakè giapponese.

Leggi l'articolo anche su MixologyItalia.com






