Tutta la verità sul gin: dieci luoghi comuni da conoscere (e sfatare!)

In questo articolo proviamo a sfatare alcuni luoghi comuni che circolano sul gin, da sfatare per conoscerlo meglio

9 Gen 2025 - 14:57
Tutta la verità sul gin: dieci luoghi comuni da conoscere (e sfatare!)

ALCOLICI E SPIRITS - Il gin è popolare, versatile e ... circondato da leggende. Tu sei sicuro di conoscerlo davvero? Sai, per esempio, che differenza c'è tra gin e jenever? Mettiti alla prova, leggi quest'articolo.

  1. Il gin è un'invenzione inglese. Sebbene associato all'Inghilterra, le origini del gin risalgono ai Paesi Bassi, dove veniva prodotto il "jenever". Inoltre, esistono testimonianze di un proto-gin italiano nel XVI secolo. Seppur parenti, gin e jenever, si differenziano per più aspetti. In primis, per la base alcolica: il jenever è ottenuto da un "vino di malto", una miscela distillata di cereali maltati, che conferisce un sapore corposo e maltato. Il gin, invece, utilizza prevalentemente alcol neutro.Il gusto cambia: il jenever è morbido, il gin è più secco. Infine, il jenever è storicamente bevuto liscio, servito in bicchieri a tulipano, mentre il gin è consumato soprattutto in miscelazione.
  2. Tutti i gin hanno lo stesso sapore. Eresia! Ogni gin ha un profilo aromatico unico, determinato dalle diverse botaniche utilizzate nella distillazione e dal metodo di produzione.
  3. Il gin non si beve mai liscio. Leggenda! I gin di alta qualità sono una delizia degustati lisci, magari con un cubetto di ghiaccio.
  4. Il gin è un distillato semplice da produrre. La produzione del gin richiede tempi relativamente brevi ma competenze specifiche necessarie per bilanciare le diverse botaniche e ottenere un prodotto armonioso.
  5. Il gin è uno spirit da vecchi. Chi lo pensa non gira per i cocktail bar. Negli ultimi anni ha conosciuto una rinascita, diventando popolare tra i giovanii grazie al boom del Gin Tonic.
  6. Il gin è sempre trasparente. Errato! Alcuni, come lo sloe gin, hanno tonalità rosate dovute all'infusione dei frutti di bosco. Altri prendono il colore della botanica: lo zafferano gli dona una sfumatura gialla, la rosa lo rende pink e l'arancia ovviamente arancione
  7. Il gin deve avere almeno 40°. Altro falso mito. Il gin per disciplinare si può fare dai 37,5°.
  8. Il fenomeno delle distillerie di gin italiane è recente. Non è vero, il nostro Paese vanta una lunga tradizione nella produzione di distillati a base di ginepro, con ricette risalenti al XVI secolo. Oggi il London Dry Gin Luxardo è probabilmente il più antico in commercio. La famiglia Luxardo ha prodotto un distillato a base di ginepro, antenato del più moderno gin, sin dal 1833. La ricetta attuale risale al Ginepro di Dalmazia prodotto dalla Luxardo dagli inizi del ‘900.
  9. Il gin è un distillato economico. Dipende. Esistono gin prodotti artigianalmente con ingredienti selezionati, di alta qualità, che costano oltre 50 euro.
  10. Il gin non è adatto a tavola. Al contrario, provare per credere! Alcuni gin, soprattutto quelli più forti e complessi, in abbinamento ai piatti regalano sorprese inaspettate. E si dimostrano un ingrediente stupefacente anche in cucina. 

Disegno generato con l'IA dall'autrice Nicole Cavazzuti

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