Una vita da leoni: la storia di Löwengrube diventa un romanzo
La storia della catena di ristorazione Löwengrube diventa un romanzo, Una vita da Leoni, parte della collana La bellezza dell’impresa, edita da Rubbettino
In questo momento in cui l'emergenza sanitaria causata dalla diffusione del COVID-19 va di pari passo con le difficoltà delle imprese e delle attività del nostro Paese, a causa delle misure contenitive, abbiamo bisogno anche di segnali positivi. Per questo Horecanews.it, tenendo fede al patto d'informazione con i suoi lettori, ha deciso di non fermare la normale programmazione ma di tenervi aggiornati sulle notizie del settore, anche per concedere un momento di svago dalle difficoltà del momento.
In piena emergenza Coronavirus, quando le serrande di tutti i 22 locali sparsi sul territorio nazionale sono abbassate, la storia di Löwengrube, una delle più promettenti catene italiane di ristorazione in franchising, diventa un romanzo, il nono titolo della collana La bellezza dell’impresa, edita da Rubbettino e diretta dal giornalista economico Adriano Moraglio.
Pensato per celebrare il 15° anniversario dall’apertura del primo locale a Limite sull’Arno, inaugurato il 29 settembre 2005, in un anno emblematico come il 2020, primo di un piano di sviluppo a cinque anni che prevede di triplicare i punti vendita, il libro Una vita da leoni debutta in anticipo in forma digitale, scaricabile gratuitamente dal sito dell’azienda e dal sito dell’editore (Link per scaricare e-book:
“Abbiamo pensato di dare un contributo di energia e fiducia al nostro Paese in un momento di grande difficoltà." – spiega l’imprenditore Pietro Nicastro, fondatore con Monica Fantoni della catena di ristorazione che promuove in Italia il format del ristorante-birreria autentico bavarese, guardato dagli esperti del settore come un piccolo miracolo italiano.
Il primo ristorante Löwengrube è nato nel 2005 sulle colline tra Firenze e Pisa, a pochi chilometri da Vinci e sulla strada del Chianti, dove Pietro e Monica, poco più che ventenni, di ritorno da un viaggio a Monaco di Baviera decidono di proporre ai toscani, da sempre amanti del vino e della carne locale, un luogo in cui immergersi totalmente nell’atmosfera dell’Oktoberfest tutto l’anno: personale in dirndl e lederhosen, i costumi tipici bavaresi; arredi in legno, musica tradizionale, le birre storiche di Monaco, quelle che attirano ogni anno milioni di visitatori da tutto il mondo, i piatti tradizionali, il tutto condito da una buona dose di sorrisi e convivialità per tutti, singoli, coppie, gruppi di amici e persino famiglie con bambini. Così i tedeschi della Baviera vivono la bierstube: un modello totalmente diverso dal nostro immaginario di birreria e pub.
[caption id="attachment_58073" align="aligncenter" width="2560"] Monica Fantoni e Pietro Nicastro[/caption]
Sembra un azzardo, ma l’idea piace così tanto che dopo una decina d’anni ne nasce un modello replicabile in franchising: dal 2014 al 2020 Pietro e Monica trovano in tutta Italia altri imprenditori che credono nel loro progetto e aprono con loro altri 21 locali che diffondono la cultura gastronomica bavarese nelle stube collocate nei punti più trafficati di grandi città, nei klein all’interno di aeroporti, stazioni, centri commerciali, nei wagen da street food all’interno dei più noti outlet.
È una storia di successo, osservata con attenzione dagli esperti nazionali e internazionali di franchising, un piccolo miracolo all’italiana arrivato a dare lavoro a circa 350 persone.
“Ed è un successo costellato di ostacoli da superare. – spiega Pietro Nicastro – All’alba dei 15 anni di attività e in un momento così emblematico per la nostra azienda che vuole crescere ancora, mi sono fermato a pensare e mi sono reso conto che tutto quello che abbiamo costruito è il risultato di una costante ricerca di soluzioni a problemi, intoppi, ostacoli piccoli e grandi, a volte prevedibili altre totalmente inattesi, come questo insidioso virus che ci ha imposto una battuta d’arresto che mai ci saremmo immaginati anche solo poche settimane fa.”
Dell’infanzia nella Sicilia delle faide degli anni Ottanta. Del trasferimento in Toscana, grazie al coraggio della mamma, vedova di papà Agostino, morto per un incidente sul lavoro in un grande cantiere. Della passione per il pugilato, che compensa un carattere inquieto temprandolo ai colpi bassi della vita. Del gravissimo incidente in moto che lo costringe a un anno di inattività. Delle prime esperienze nella ristorazione. Del viaggio a Monaco e del colpo di fulmine per il modello delle birrerie bavaresi. Questo racconta il libro Una vita da leoni.
Il celebre leone dello stemma Löwenbräu (“la birra dei leoni”), uno dei marchi storici di Monaco che Löwengrube propone dalle origini nei suoi locali, diventa icona della fierezza di una storia personale costellata di continui ostacoli da superare, affrontati con coraggio e fiducia, e anche il coraggio necessario per lanciare un’ambiziosa avventura imprenditoriale, che nell’ultimo anno si è aggiudicata i premi più prestigiosi del settore. Ma soprattutto si è guadagnata l’attenzione e la collaborazione di alcuni giganti mondiali del food&beverage, diventati partner della catena bavarese in cui batte un cuore italiano.
“Il successo di Löwengrube è un successo di squadra. Da solo non sarei riuscito a costruire tutto questo, né sarei riuscito ad immaginarlo. Anche solo per averne la visione è stata fondamentale la presenza di tante persone che ci hanno creduto quanto e più di me, facendomi trovare la carica necessaria per credere nei progetti realizzabili e nelle nostre capacità di poterli raggiungere. – spiega Nicastro – Siamo arrivati a 22 punti vendita e, mentre pianificavamo di aprirne altrettanti, un nemico imprevedibile ci ha imposto di chiuderli tutti e di lasciare a casa i nostri collaboratori. Ma stiamo approfittando di queste settimane per mettere a punto dettagli e novità che immaginavamo e, trascinati dall’operatività, non avevamo tempo di pianificare in modo ordinato. Questo, quando riapriremo, ci permetterà di tornare sul mercato ancora più carichi di energia.”
Il libro fa parte della collana La Bellezza dell’Impresa, un progetto editoriale che ha l’ambizioso obiettivo di trasformare le biografie di impresa in veri e propri romanzi narrativi, per render più popolari queste storie e far emergere la positività e la ricchezza delle tantissime avventure imprenditoriali di cui è ricco il nostro Paese e che ne costituiscono il dna di operosità, genio e capacità di adattamento: “quel mix di caratteristiche che permetteranno all’Italia e agli Italiani di rialzare la testa anche da questa terribile e imprevedibile emergenza. – conclude Nicastro – Il libro sarà scaricabile da chiunque gratuitamente perché abbiamo pensato che condividere con gli altri tutte le difficoltà che abbiamo attraversato, e anche questa, possa infondere fiducia nella ripresa del nostro Paese e magari alimentare la fiammella dell’imprenditore che può ardere in tanti giovani.”
Quando gli ostacoli fanno crescere è infatti il sottotitolo di Una vita da leoni.
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