Vendemmia 2025 Produttori di Manduria: +40% di produzione dopo il difficile 2024

VINO E SPUMANTE - La vendemmia 2025 di Produttori di Manduria, si annuncia come una delle più promettenti degli ultimi anni. Dopo il difficile 2024, caratterizzato da condizioni climatiche avverse e una produzione particolarmente ridotta, la stagione nelle terre del Primitivo ha registrato una forte ripresa grazie a un andamento climatico equilibrato e favorevole.

Un recupero superiore alle attese nazionali

I numeri della vendemmia 2025 di Produttori di Manduria testimoniano una ripresa significativa: +40% rispetto al 2024, un dato decisamente superiore alle stime nazionali. Secondo Coldiretti, la produzione italiana dovrebbe raggiungere 45 milioni di ettolitri con un incremento del +2-3% rispetto alla precedente annata, mentre la Puglia registra un recupero stimato intorno al +20%.

Questo risultato rafforza il ruolo della regione come una delle locomotive enologiche italiane, nel cui contesto Produttori di Manduria si prepara a dare vita a un'annata che sarà ricordata come equilibrata, generosa e longeva, capace di esprimere al meglio l'identità del territorio pugliese.

La cooperativa più antica di Puglia

Produttori di Manduria, che riunisce 300 artigiani vinaioli specializzati nel Primitivo, racconta un 2025 regolare e di grande qualità. L'inverno mite e la primavera ben distribuita hanno favorito lo sviluppo vegetativo della vite, mentre l'estate calda e ventilata ha garantito eccellenti escursioni termiche tra giorno e notte, fondamentali per la concentrazione aromatica.

La raccolta, avviata il 21 agosto, ha portato in cantina grappoli sani, maturi e ricchi di aromaticità, con una concentrazione zuccherina ideale per la produzione di vini strutturati e intensi.

Voci dalla vendemmia

«L'annata 2025 ci consegna grappoli di straordinaria concentrazione e sanità», sottolinea Pasquale Brunetti, Presidente della Cantina. «Il Primitivo, arricchito da condizioni così favorevoli, produrrà vini rappresentativi del nostro terroir e della nostra tradizione».

L'enologo Leonardo Pinto conferma l'eccezionalità dell'annata: «Stiamo raccogliendo uve dalla qualità eccellente. Il contrasto termico, la sanità dei grappoli e la maturazione equilibrata daranno origine a Primitivi con intensità e struttura, mentre Fiano e Verdeca promettono profumi nitidi e una tensione acida vibrante».

Non solo Primitivo: le varietà a bacca bianca

Accanto al vitigno simbolo della denominazione, anche le varietà a bacca bianca come Fiano e Verdeca hanno beneficiato del clima equilibrato. Queste uve mostrano freschezza aromatica e acidità viva che preannunciano vini bianchi armoniosi e versatili di ottima bevibilità, ampliando la gamma qualitativa dell'azienda.

Prospettive internazionali

Le uve sane e ricche di aromi della vendemmia 2025 potranno tradursi in vini capaci di raccontare l'identità della Puglia e del Made in Italy in un contesto globale che premia sempre più vini premium, identitari e sostenibili.

Questo trend in costante crescita apre prospettive significative soprattutto sui mercati esteri, dove Produttori di Manduria rafforza anno dopo anno il suo ruolo di ambasciatore del Primitivo di Manduria DOC con numeri di assoluto rilievo:

• 2,5 milioni di bottiglie l'anno
• 17 milioni di euro di fatturato
• Presenza in più di 50 paesi

Un'annata che guarda al futuro

La vendemmia 2025 di Produttori di Manduria rappresenta non solo una ripresa produttiva dopo le difficoltà del 2024, ma anche la conferma della capacità del territorio di produrre vini di alta qualità. L'equilibrio climatico dell'annata, unito all'esperienza della cooperativa Maestri in Primitivo dal 1932, promette vini che sapranno interpretare al meglio le caratteristiche uniche del terroir manduriano.

Con l'evoluzione in cantina delle uve raccolte, Produttori di Manduria si prepara a consolidare ulteriormente la sua posizione di riferimento per il Primitivo di Manduria DOC, portando sui mercati nazionali e internazionali vini che raccontano la storia, la tradizione e l'innovazione di una delle zone vitivinicole più vocate del Sud Italia.

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