Barolo Ludo DOCG, il rosso granato dai Poderi Luigi Einaudi
Dai Poderi Luigi Einaudi arriva un vino che fin dal nome promette di solleticare e divertire il nostro palato: è LUDO, Barolo DOCG, nomen omen a cui si ispira il famoso gioco da tavolo a percorso.
Il Barolo di origine controllata e garantita presenta un'etichetta pienamente in linea con il suo carattere giocoso, con un abbinamento di forme e cromie che si ispira ai 4 cru da cui prende vita.
Le uve che lo compongono derivano da singole sottozone che gli conferiscono le caratteristiche di un vino di gran classe: la potenza di Bussia (in Monforte D’Alba) addolcita dall’eleganza di Cannubi (in Barolo) in un perfetto equilibrio garantito da Terlo (Comune di Barolo).
Il suo rosso granato screziato da lievi tonalità ambrate, che il tempo e il riposo gli conferiscono, offre alla vista ciò che al palato si presenta come un vino di gran corpo, dal sapore pieno ma al contempo vellutato, e che all'olfatto offre inebrianti profumi di frutto e spezie.
La lunga tenuta della bottiglia è assicurata dalla caratteristica tannicità, con una prima "tiratura" di 25mila pezzi.
La vinificazione avviene in vinificatori d'acciaio, con temperatura di fermentazione fra 30° e 32°, macerazione post fermentazione e svinatura dopo circa 25 giorni. La maturazione dura trenta mesi, in botti di rovere, e termina con un lungo riposo in bottiglia per completare l'affinamento.
"Si racconta che Luigi Einaudi non mancò mai una vendemmia, anche nei lunghi anni che trascorse a Roma, come governatore della Banca d'Italia, Ministro e Presidente", si legge sul sito ufficiale dell'azienda. Quattro generazioni della famiglia Einaudi si sono succedute alla guida dei poderi e oggi a capo dell'azienda c'è Matteo Sardagna Einaudi.
"I lunghi soggiorni nelle Langhe, le passeggiate da bambino tra le vigne, con il nonno Roberto, hanno sedimentato in lui l'amore verso la terra fino a diventare un'ossessione, un vero e proprio radicamento sentimentale". Matteo ha accolto un'importante eredità e ha saputo valorizzarla, cogliendo le sfide della globalizzazione e portando il nome dei Poderi Einaudi ad essere riconosciuto nel mondo.
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