Da Vinitaly IRVAS ribadisce l’importanza del consumo moderato di vino
In occasione di Vinitaly 2023, IRVAS ribadisce l’importanza di dare avvio a campagne educazionali sul consumo moderato e consapevole del vino, patrimonio italiano nel mondo
No all’abuso, ma sì a un consumo moderato e responsabile del vino che, a differenza di altre bevande alcoliche se inserito in un modello di alimentazione corretta, come la dieta mediterranea, è associato anche a possibili benefici sulla salute.
Sul tema Vino e Salute, è intervenuto dal Vinitaly il Ministro della Salute, Orazio Schillaci. «Il consumo basso o moderato di vino, all’interno di un modello di dieta mediterranea – ha spiegato Schillaci – è associato ad effetti benefici; ciò che dobbiamo invece contrastare sono gli abusi e le abbuffate alcoliche, che nulla hanno a che vedere con un consumo moderato. È importante promuovere il bere in modo responsabile ma ciò è diverso dall’apporre un’etichetta come fa l’Irlanda dove l’alcolismo è un problema sanitario nazionale e i dati indicano che la popolazione irlandese non è a conoscenza dei rischi per la salute collegati all’alcol. L’alfabetizzazione sanitaria invece è una componente importante di tutte le nostre azioni”
Condivide e sottolinea queste affermazioni, il Prof. Luigi Tonino Marsella, Dipartimento di Biomedicina e Prevenzione dell’Università di Roma Tor Vergata, Presidente dell’Istituto per la Ricerca su Vino, Alimentazione e Salute (IRVAS). «In tema di alcool, la massima attenzione è d’obbligo – dichiara il Prof. Marsella – specialmente per quanto riguarda i giovanissimi, a cui deve essere precluso il consumo di ogni tipo di bevanda alcolica. Se, invece, parliamo di consumatori adulti è sbagliato continuare a demonizzare il vino, uno dei simboli dello stile di vita e della cultura italiana. Non solo perché il proibizionismo non paga mai, ma soprattutto perché la scienza, come approfondito anche dalla recente review narrativa pubblicata sulla rivista internazionale Nutrients https://www.mdpi.com/2072-6643/15/1/175 (disponibile in italiano, se richiesto), ha ampiamente dimostrato come il vino sia un’alchimia di proprietà uniche, con una composizione ricca e originale in termini di polifenoli e antiossidanti, il cui consumo da basso a moderato non aumenta il rischio di malattie cronico-degenerative (patologie cardiovascolari, diabete di tipo 2 e disturbi neurologici) ma è anche associato a possibili benefici per la salute, soprattutto se inserito in un modello di dieta mediterranea».
«Per evitare il rischio dell’abuso – continua Marsella – è necessario avviare campagne mirate che promuovano il consumo moderato del vino, operando dal punto di vista culturale sin dalla scuola secondaria e intervenendo per informare, educare e sensibilizzare i consumatori. Un obiettivo che dev’essere condiviso da Istituzioni, imprese del settore e professionisti del settore sanitario e che ci trova, in qualità di nuova Istituzione di riferimento per la ricerca su temi riguardanti la dieta mediterranea e il consumo moderato e consapevole di vino, assolutamente in prima linea».
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