Whiskyfacile: arrivano 4 nuovi imbottigliamenti della "Black Cat Series"

Da recensori a imbottigliatori, la storia di Whiskyfacile inizia nel 2011 e oggi scrive un nuovo capitolo con i 4 nuovi imbottigliamenti della Black Cat Series.

24 Nov 2023 - 15:46
Whiskyfacile: arrivano 4 nuovi imbottigliamenti della "Black Cat Series"

Da blogger a imbottigliatori, quella di Jacopo Grosser e Giacomo Bombana e del loro "Whiskyfacile" è la storia di una passione che è diventata un lavoro, e oggi presentano quattro nuovi imbottigliamenti per la "Black Cat Series" avviata nel 2022.

Whiskyfacile: da recensori a imbottigliatori.

È il 2011 quando Jacopo Grosser e Giacomo Bombana, amici da sempre e uniti anche da una comune passione per il whisky, si rendono conto che per cercare pareri su un brand di whisky possono cercare notizie solo su siti in inglese.

Così, Jacopo e Giacomo decidono di colmare questo vuoto e creano whiskyfacile.com, primo blog di recensioni di whisky in italiano. Assaggiare, prendere appunti, stendere note di degustazione, studiare il distillato che li appassiona all'inizio è un hobby e poi negli anni diventa per entrambi un lavoro.

Zucchetti, Ansalone, De Rosa, Grosser

Zucchetti, De Rosa, Grosser, Bombana

Intanto il blog cresce fino a sfiorare le 2.500 referenze recensite, dagli scozzesi agli irlandesi, dal bourbon ai giapponesi. Così come cresce la squadra: si aggiungono Marco Zucchetti, Corrado De Rosa e Davide Ansalone, storie e mestieri diversi, ma la stessa passione. E la stessa leggerezza nel parlare di whisky, un argomento troppo divertente per descrizioni noiose. Negli anni Whiskyfacile diventa un portale sempre più completo per bevitori, con grande esperienza ma anche neofiti, e anche un format di divulgazione di questo distillato, con tante serate di degustazione nei locali e partecipazioni alle fiere di settore.

Il 2021 e il debutto con "A space whisky Odyssey".

Così, nel 2021, l’anno del decennale, un’idea si fa strada: saltare dall’altra parte della barricata. Da severi giudici, a imbottigliatori i cui whisky saranno giudicati dai clienti. Nasce così l’etichetta indipendente Whiskyfacile.

Lo fa, non per caso, con la serie “A space whisky Odyssey“: 7 whisky dedicati a 7 personaggi dell’Odissea, a testimoniare una fantasia lisergica e l’utilità degli studi classici. Barili unici, single malt a grado pieno, non colorati artificialmente né filtrati a freddo, che vanno esauriti in pochi mesi. Glen Elgin, Aultmore, Bunnahabhain. E poi Glenlossie, Caol Ila, Highland Park e Ben Nevis, quest’ultimo il più invecchiato con i suoi 25 anni. Distillerie diverse, stili diversi, torbati e non: 7 sfumature di whisky, ispirate ad altrettanti personaggi dell’Odissea: Circe, Polifemo, le Sirene, Scilla e Cariddi, i Lotofagi, Poseidone e l’immancabile Ulisse.

The Black Cat Series.

Sulle ali dell’entusiasmo, nel 2022 arriva la seconda serie di imbottigliamenti. Riaccompagnato a casa Ulisse, è tempo di cambiare. Serve un animale guida, serve un simbolo. E chi meglio del gatto, animale indipendente e anarchico per antonomasia, può rappresentare l’avventura di cinque bevitori animati soltanto dalla voglia di imbottigliare cose buone da bere?

Ecco dunque arrivare le prime selezioni con in etichetta una nuova, simpatica presenza: il gatto “Easy“, protagonista nelle illustrazioni un po‘ metafisiche e un po‘ enigmatiche di Mitch, artista tedesco, le cui opere sono raccolte su www.itsallinsideus.com. Per la prima volta, Whiskyfacile esce dall’amata Scozia. E insieme a un classico Dailuaine, a un insolito Glen Ord e a un Caol Ila invecchiato in botti ex vino, lancia un single malt inglese affinato in botti di sherry Pedro Ximenez, della distilleria londinese Bimber, e un sorprendente single malt americano, dalla Copperworks di Seattle.

Quattro nuovi imbottigliamenti.

Il 7 ottobre è avvenuto il lancio online degli ultimi imbottigliamenti della Black Cat series, disponibili sull‘apposito shop e nelle enoteche specializzate.

Balblair 9 anni, 57,1%
Distillato nel 2013 nella distilleria delle Highlands settentrionali fondata addirittura nel 1790, questo single malt ha riposato 9 anni in un barile refill ex bourbon. Imbottigliato a grado pieno, ha note burrose e cremose, con un bel cereale protagonista e una venatura erbacea e di caffelatte nel finale. Whisky da colazione? Ops, forse non si può dire… (225 bottiglie, 89 euro)

Ardlair 12 anni, 59,4%
Altra distilleria delle Highlands, nella fattispecie Ardmore. Solo che le cose qui si complicano. Ardmore di solito produce single malt torbato. Quando utilizza orzo essiccato senza il fumo di torba, lo chiama Ardlair. Un whisky chimerico, insomma, distillato nel 2010 e invecchiato in un barile refill ex bourbon. È una prima assoluta per un imbottigliatore indipendente in Italia e al mondo non esistono più di 30 imbottigliamenti. Minerale, fresco, teso, con una cera elegante. Impossibile non selezionarlo, per la prima volta in collaborazione con degli amici: il cocktail bar Haus di Bari. (237 bottiglie, 109 euro)

Ruadh Mhor 11 anni, 54,9%
Entriamo nel misterioso mondo della torba con un single malt proveniente da Glenturret, la più antica distilleria di Scozia, nonché l’unica ad avere un gatto – Towser, l’ammazzatopi – come mascotte. Si tratta di un barile singolo (anche qui refill bourbon) distillato nel 2011 e invecchiato per 11 anni. Il nome Ruadh Mhor è unanimemente utilizzato per indicare il whisky Glenturret quando è torbato. E questo whisky è molto torbato: 80 ppm, le parti per milione di fenoli con cui si misura la torbatura. Il doppio di Lagavulin, per avere un’idea. Braci, carne alla brace, incendio in un impianto petrolchimico: una bevuta indimenticabile. (335 bottiglie, 99 euro)

Williamson 12 anni, 58,4%
Bessie Williamson è stata la mitica distillery manager di Laphroaig, prima donna con questo ruolo in Scozia negli anni ’60. Williamson è il nome che si è scelto di dare al Laphroaig non ufficiale, che per ragioni formali deve essere definito “blended malt”. Questo barile è stato distillato nel 2010 e dopo 12 anni ha sviluppato una gamma di note che vanno dal pesce grigliato alla frutta, passando dal tè Lapsang Souchong al medicinale. Intenso, elegante, Islay all’ennesima potenza. (156 bottiglie, 179 euro)

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