50 Top Pizza World 2025: Caserta e New York condividono il trono
50 Top Pizza World, la guida internazionale che celebra l’eccellenza della pizza in 37 Paesi, incorona Caserta e New York al primo posto per l’edizione 2025
PIANETA PIZZA - La pizza è sempre più linguaggio universale, capace di viaggiare e radicarsi ovunque. Lo conferma la nuova edizione di 50 Top Pizza World 2025, la classifica internazionale curata da Barbara Guerra, Luciano Pignataro e Albert Sapere che da quasi dieci anni racconta le eccellenze del settore.
Quest’anno il primo posto è stato assegnato a due pizzerie simbolo di mondi diversi ma unite dalla stessa visione: I Masanielli di Francesco Martucci a Caserta e Una Pizza Napoletana di Anthony Mangieri a New York.
L’annuncio è arrivato dal Teatro Mercadante di Napoli durante la cerimonia trasmessa in diretta e seguita da professionisti e appassionati collegati da tutto il mondo.
Un podio che unisce tre continenti
Alle spalle dei vincitori troviamo The Pizza Bar on 38th di Tokyo, guidata dall’italiano Daniele Cason, che conferma l’appeal crescente della pizza in Giappone.
Sul terzo gradino si colloca Leggera Pizza Napoletana di André Guidon a San Paolo del Brasile: un balzo dall’undicesimo posto dello scorso anno che testimonia l’energia con cui il Sud America sta abbracciando la tradizione partenopea.
La quarta posizione è condivisa: da un lato da Diego Vitagliano Pizzeria a Napoli, dall’altro Confine a Milano, due realtà diverse che interpretano con stile personale lo stesso patrimonio gastronomico.
La fotografia della top ten
Dal quinto al decimo posto la classifica disegna una vera mappa globale:
- Napoli on the Road a Londra, guidata da Michele Pascarella
- Seu Pizza Illuminati a Roma, di Pier Daniele Seu e Valeria Zuppardo
- I Tigli a San Bonifacio, creatura di Simone Padoan
- Baldoria a Madrid, firmata da Ciro Cristiano
- Pizzeria Sei a Los Angeles, di William Joo
- Tony’s Pizza Napoletana a San Francisco, regno di Tony Gemignani
I riconoscimenti paralleli
Accanto alla classifica, la guida ha distribuito premi speciali che fotografano le tante sfaccettature del mondo pizza.
A Los Angeles, William Joo è stato nominato Pizza Maker of the Year mentre a Londra, Napoli on the Road si è aggiudicata la Pizza of the Year con la creazione “Ricordi d’Infanzia”.
Milano ha centrato due obiettivi: Confine per la carta dei vini e Dry per l’abbinamento cocktail.
Caserta ha brillato con La Bolla, premiata per i dessert, mentre a Madrid i Fratelli Figurato hanno ricevuto il riconoscimento per la miglior frittura.
Il premio alla carriera, l’Outstanding Career Achievement, è stato consegnato a Jonathan Goldsmith, fondatore di Spacca Napoli a Chicago, pioniere della pizza napoletana negli Stati Uniti.
Un progetto che cresce dal 2017
Dal 2017, anno della sua prima edizione, 50 Top Pizza si è trasformata da iniziativa pionieristica a vero osservatorio globale, arrivando a coinvolgere quest’anno ben 37 Paesi. L’Italia mantiene la leadership con 41 locali in classifica, seguita dagli Stati Uniti (16) e dal Brasile (6). Le città più rappresentate sono Napoli e San Paolo, entrambe con cinque insegne.
Non sono mancati i momenti di riflessione. Particolarmente toccante l’intervento di Nico Acampora, fondatore di PizzAut, che ha ricordato come il suo progetto dia un futuro a ragazzi autistici attraverso il lavoro: «Se ogni pizzeria ne assumesse uno, quante vite cambierebbero?».
«La comunità della pizza di qualità è ormai globale e non conosce confini», hanno commentato i tre curatori, soddisfatti per la crescita costante del progetto.
Il prossimo capitolo è già in agenda: il 27 novembre 2025 a Londra, in occasione dell’European Pizza Show, verrà presentata la guida dedicata alle migliori catene artigianali internazionali.
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