Addio a Francesca Cinelli Colombini, imprenditrice del Brunello
Francesca Cinelli Colombini è scomparsa il 30 dicembre all'età di 92 anni. La figlia Donatella Cinelli Colombini, presidente dell'associazione Donne del Vino, la ricorda con affetto e ci racconta con grande generosità la donna e l'imprenditrice che non tutti abbiamo avuto la fortuna di conoscere.
Due giorni fa sulla bacheca Facebook di Donatella Cinelli Colombini, presidentessa dell'associazione nazionale Donne del Vino, un post di addio per l'amata mamma Francesca Cinelli Colombini, scomparsa il 30 dicembre all'età di 92 anni.
"È stata una delle prime e più intraprendenti produttrici del Brunello e una figura di spicco di tutta l’imprenditoria enologica italiana, pioniera del vino al femminile", scrive Donatella, e in un lungo articolo, tra frasi d'affetto, il resoconto del distacco e i ricordi familiari, riportiamo gli eventi salienti della vita di Francesca Cinelli Colombini, così come raccontati dalla figlia sul sito cinellicolombini.it.
Francesca è nata a Modena il 9 marzo 1931, in una città piccola ma colta e ricca, dove tutta la famiglia visse molto felicemente. Del periodo emiliano è rimasto, in famiglia, un amore sviscerato verso i tortelli fatti a mano. Visse a Montalcino e nel dopoguerra a Firenze, dove frequentò la scuola superiore Istitut Français. Nel 1952 si unì a Fausto Cinelli e con il trasferimento a Siena coincise il periodo in cui Francesca iniziò a lavorare alla Fattoria dei Barbi, andando avanti e indietro, ogni giorno, con una cinquecento FIAT bianca. La ricerca di alternative all’agricoltura mezzadrile del passato fu un’impresa che il padre Giovanni e Francesca vissero insieme con fatica, tenacia e creatività. Insieme posero le basi per l'azienda attuale, trasformando le piccole attività di cantina, caseificio, salumeria e ristorazione, nel prototipo dell’attuale agricoltura polifunzionale che sa affrancarsi dall’industria agroalimentare e parte dai campi per arrivare sulla tavola dei consumatori. Un anticipo di quasi cinquant’anni al progetto europeo Farm-Fork.
Dopo la morte di Giovanni Colombini nel 1976, Francesca ha guidato la Fattoria dei Barbi da sola per oltre vent’anni. Il passaggio generazionale con i figli nel 1998, Donatella lo definisce "lungo, costoso e doloroso. Ora mio fratello Stefano guida la Fattoria dei Barbi ed io ho creato un mio progetto che comprende il Casato Prime Donne a Montalcino e la Fattoria del Colle a Trequanda."
Il ritratto di una donna forte e determinata, con spirito da vera imprenditrice, che ha saputo guardare oltre l'orizzonte, precorrere i tempi e lasciare in eredità non solo i beni materiali di un'azienda di fama internazionale, ma anche un lascito spirituale negli esempi quotidiani, nella sua voglia di vivere e lavorare, nella sua capacità di tessere l'attività con il territorio e legarsi indissolubilmente alla storia di un Paese.
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