Alla scoperta del Margarita: storia, curiosità, ricetta e abbinamenti

Storia, aneddoti, ricetta, abbinamenti ideali per esaltare i sapori del Margarita, cocktail simbolo del Messico.

2 Marzo 2024 - 09:30
Alla scoperta del Margarita: storia, curiosità, ricetta e abbinamenti

Il Margarita è uno dei cocktail più popolari al mondo grazie al suo piacevole mix di freschezza e acidità e ha ispirato numerose variazioni e reinterpretazioni. Ma qual è la storia dietro questo classico della mixology?

Le tante storie del Margarita

Le sue origini possono essere fatte risalire agli anni ’30 del Novecento: nel libro “Cafè Royal Cocktail Book” di William J. Tarling, pubblicato nel Regno Unito nel 1937, compare la ricetta di un drink chiamato Picador, che può essere considerato il progenitore del Margarita che conosciamo oggi. Gli ingredienti erano ¼ di succo di lime o limone, ¼ di Cointreau e ½ di tequila.
Qualche anno dopo la ricetta viene modificata in Messico e nasce così il Margarita, anche se – come spesso accade – sono almeno tre le leggende sulla paternità di questo cocktail. Qualcuno sostiene che a crearlo sia stato tale Carlo Danny Herrera, barman e proprietario dell’Hotel La Gloria Ranch a Rosarito, poco distante da Tijuana, che lo avrebbe dedicato all’attrice americana Marjoire King, ospite dell’albergo. Altri sostengono che fu la stessa attrice, allergica al gin, a chiedere di sostituire quest’ultimo con il tequila nella preparazione di un White Lady.
Un’altra teoria vuole invece che il Margarita sia stato creato da Margaret "Margarita" Sames, una ricca socialite statunitense che organizzava feste esclusive ad Acapulco negli anni '40: durante uno di questi party mescolò tequila, succo di lime e triple sec dando vita al cocktail, che piacque a tutti i presenti.

Il successo negli Usa

Ma si dice anche che il drink sia nato su specifica richiesta di Vernon Underwood, che lavorava per un’azienda importatrice di distillati e commissionò a un barman di sua fiducia, Johnny Durlesser, di realizzare un cocktail con il tequila Jose Cuervo per il suo lancio negli Usa.
In base a una quarta teoria, a inventare il cocktail sarebbe stato, nel 1936, Daniel Negrete del Garci Crespo Hotel di Puebla. Comunque sia, pare che proprio a quest’ultimo si debba l’aggiunta della crusta di sale sul bordo del bicchiere.
In ogni caso, dagli anni '50 il Margarita iniziò ad apparire in film e serie televisive, tanto da diventare oltreoceano uno dei simboli della cultura pop. Celebrità come Elvis Presley e Marilyn Monroe furono spesso fotografate mentre sorseggiavano questo cocktail che si è guadagnato tra l’altro la qualifica di bebida nacional del Messico, oltre a ispirare innumerevoli twist. Il più famoso dei quali è il Tommy’s Margarita, creato nel 1987 da Julio Bermejo… ma questa è un’altra storia, di cui ci occuperemo nel dettaglio in un’altra occasione.

Perché si chiama Margarita

Anche sull’origine del nome Margarita vi sono svariate teorie, strettamente legate a quelle sulla nascita del cocktail. Così, chi ritiene che il drink sia nato in onore dell’attrice Marjoire King sostiene che Margarita sia semplicemente una libera traslitterazione in spagnolo proprio di Marjoire. Ma potrebbe anche essere legato al soprannome di Margaret Sames. Se invece riconosciamo la paternità del cocktail a Daniel Negrete, beh, pare che la sua fidanzata si chiamasse proprio Margarita…

Il Margarita sul grande schermo

Vista la sua diffusione, non sorprende che il Margarita sia stato citato in più occasioni all’interno di film più o meno famosi. Per limitarci a questi ultimi, non possiamo non menzionare “Jurassic World” del 2015, nel quale un visitatore della riserva di dinosauri sull’isola immaginaria di Nublar fugge dall’assalto di un gruppo di pterodattili tenendo ben saldo in mano il suo Margarita. Nello stesso anno, il Margarita compare fra frustini e oggetti fetish in “Cinquanta sfumature di grigio”, tratto dall’omonimo romanzo. Nel 1998, in “Amori e incantesimi”, Sandra Bullock e Nicole Kidman brindano nientemeno che a Dioniso con con Margarita di mezzanotte. Più recentemente, nel 2019, Quentin Tarantino ha omaggiato il Margarita in “C’era una volta… a Hollywood”, dove il cocktail appare in numerose occasioni e in diverse varianti.

La ricetta Iba del Margarita

Tecnica: Shake and Strain
Bicchiere: coppetta
Ingredienti:
50 ml tequila 100% agave
20 ml triple sec
15 ml succo di lime fresco
Garnish: mezza crusta di sale (opzionale)

Margarita e food pairing

Alla ricerca di abbinamenti culinari per il Margarita, il primo pensiero va ovviamente alla cucina messicana: tacos al pesce, nachos, ceviche, guacamole o quesadillas si accompagnano alla perfezione al profilo fresco del drink, che allo stesso modo può accompagnare grigliate di carne o pesce, contrastando il gusto affumicato della griglia. Inoltre, la componente dolce può essere un ottimo contraltare per i cibi piccanti, non necessariamente provenienti dal Messico, come quelli a base di curry tipici della tradizione orientale. Non solo: i piatti a base di frutti di mare, come gamberetti alla griglia, calamari fritti o insalate di mare, possono essere ottimi abbinamenti alla base agrodolce del Margarita. E che dire dei dessert? Provatelo con dolci freschi e agrumati come una torta al lime, un sorbetto al limone o una cheesecake al lime, non ve ne pentirete.

Testo a cura di Stefano Fossati

Margarita del Flores Coctles Milano - photo credit: Questo è il Massimo

Horecanews.it informa ogni giorno i propri lettori su notizie, indagini e ricerche legate alla ristorazione, piatti tipici, ingredienti, ricette, consigli e iniziative degli chef e barman, eventi Horeca e Foodservice, con il coinvolgimento e la collaborazione delle aziende e dei protagonisti che fanno parte dei settori pasticceria, gelateria, pizzeria, caffè, ospitalità, food e beverage, mixology e cocktail, food delivery, offerte di lavoro, marketing, premi e riconoscimenti, distribuzione Horeca, Catering, retail e tanto altro!

Puoi ascoltare le nostre notizie in formato audio anche su: Spreaker, Spotify, Apple PodcastGoogle PodcastDeezerCastbox.

Compila il mio modulo online.