Cocktail sofisticati, locali "instagrammabili" e bartender stellati: ecco il futuro della mixability secondo Station Deus
La startup Station Deus, che ha lanciato la postazione da cocktail mobile, ipotizza alcuni scenari possibili per il futuro della mixability. Al centro vi è il prestigio dei barman, la voglia di esperienza in location sempre più curate ma soprattutto la sostenibilità
Dopo essere stato colpito pesantemente dalla pandemia, il settore del bartending è in netta ripresa; i consumatori hanno voglia di ritrovarsi, cercano posti dove evadere dalla quotidianità e avere un’esperienza possibilmente instagrammabile. Per questo i locali stanno diventando sempre più fotografabili e fotografati e qui il bartender diventa il vero protagonista, colui che nel futuro raggiungerà lo stesso status che ad oggi hanno gli chef. Il servizio, infine, punta ad essere più professionalie e gli arredi sempre più curati: è questo lo scenario futuro della mixology e del bartending che si prospetta secondo la startup Station Deus, nata nel 2019 da Marco Griggio, barman sin dall’età di 17 anni, che dopo aver acquisito la necessaria esperienza nel settore e nella gestione dei problemi e delle necessità degli operatori, decide, durante il periodo di maggior impatto del Covid, di creare una postazione mobile per la realizzazione di drink. Una soluzione che si rivelerà di successo durante il periodo della pandemia.
Il progetto Station Deus ha continuato a crescere, integrando un team qualificato per la progettazione e la realizzazione dei suoi prodotti innovativi, e dall'anno della sua fondazione ha più che raddoppiato ogni anno il suo fatturato che, a fine 2022, sfiorerà 1 milione di euro.
Cocktail più sofisticati, packaging e cannucce ecosostenibili
Il consumatore è sempre più esigente e attento alla qualità, con un occhio di riguardo al green, al bio e al naturale. “Tutti i bar tendono ad offrire cocktail più sofisticati. In pochi utilizzano bicchieri o cannucce di plastica. Sono molto attenti e utilizzano bicchieri di vetro (sia per aumentare la qualità visiva dei cocktail sia per un tema ecologico) e cannucce alternative di cartone o fatte di pasta” - afferma Marco Griggio, founder di Station Deus. Grazie al suo prodotto facilmente smontabile, trasportabile e personalizzabile, Station Deus è stata in grado di approdare nel giro di pochi anni nel mercato estero. Presente oggi in gran parte d'Europa, le vendite sul mercato internazionale sono cresciute fino a raggiungere metà del fatturato della società, che ora si posiziona come una delle Startup Innovative più promettenti nel settore Horeca.Ristoranti e locali puntano al mixology
“In notevole aumento la tendenza ad inserire i cocktail nei locali che non li offrono. Acquistano delle Cocktail Station che possano essere utilizzate sia d’inverno all’interno del locale, sia all’esterno durante l’estate" - spiega Marco Griggio. Ristoranti, agriturismi, piscine e stabilimenti balneari stanno capendo i grandi vantaggi - anche economici - che si possono ottenere dall'inserire dei cocktail in menù e quindi anche per loro Cocktail Stations sta risultando un'ottima soluzione.I trend in Europa
Station Dues offre anche uno spaccato di ciò che accade fuori dai confini italiani; in Francia, invece dei bar fisici sono di tendenza piccoli catering a domicilio. “I baristi lavorano per conto proprio e portano i loro banchi cocktail e catering nelle ville e nelle case delle persone - spiega Griggio - Malgrado siano in una situazione differente, mantengono alti gli standard dei prodotti anche grazie a Station Deus. Hanno una passione per i cocktail in delivery. La cosa ha preso più piede che in Italia ed è rimasta anche dopo il periodo Covid”. In Germania sono molti i bar che tendono a portare in strada il consumo di cocktail. “Per questo in estate portano in strada le loro station e vendono cocktail ai passanti, che apprezzano molto l’asporto in stile Starbucks” - dichiara il founder. Nelle isole iberiche i cocktail vanno molto nei grandi festival e nelle discoteche. “In Spagna vi è molta vita notturna grazie ai molti organizzatori di eventi che acquistano Cocktail Station per l'occasione. L’interno del paese non disdegna gli eventi, ma resta fedele alle pause Tapas, con birra, tinto de verano e sangria" conclude Griggio.Station Deus è una startup nata nel 2019 da Marco Griggio, barman sin dall’età di 17 anni che dopo aver acquisito la necessaria esperienza del mondo del bartending e dei problemi e delle necessità degli operatori, decide di creare una serie di banconi che potessero unire un design unico alla funzionalità del prodotto. Successivamente, all’inizio dell’anno, decide di creare una postazione mobile, usa e getta e che con l’arrivo del covid si dimostrerà essere una soluzione alternativa per il mondo del bartending. L’obiettivo, nei prossimi anni, è espandere ulteriormente l’internazionalizzazione della startup che ad oggi ha venduto oltre 1200 stations, ha chiuso il fatturato del 2021 a 430 mila euro e chiuderà il 2022 sfiorando il milione di fatturato.
Compila il mio modulo online.