Amarone celebra il suo cinquantesimo anniversario
Sono terminate ieri le celebrazioni per il cinquantesimo anniversario dell’Amarone della Valpolicella, un vino rosso prodotto esclusivamente nella provincia di Verona.
Dal 3 al 5 febbraio, infatti, si è tenuta l’Anteprima Amarone 50° evento organizzato dal Consorzio per la Tutela dei Vini della Valpolicella, durante il quale è stata presentata ufficialmente l’annata dell’Amarone che andrà in commercio.
L’evento è stato preceduto da altre due importanti iniziative: il Valpolicella Education Program, il primo corso di certificazione sui vini e sul territorio della Valpolicella svolto in collaborazione con l’Università di Verona e Cattolica di Milano e il Sustainable Winegrowing Summit (SWS), dedicato al tema della sostenibilità e finalizzato a creare un discorso etico intorno alla produzione del vino.
L’Amarone festeggia i suoi primi 50 anni in un clima a lui del tutto favorevole: i dati presentati al Summit mostrano per il 2017 una crescita sia nei mercati internazionali (+10%) che in quello italiano (+20%).
I dati, frutto di una ricerca condotta da Osservatorio Vini della Valpolicella e curata da Nomisma-Wine Monitor, rivelano inoltre che nel nostro Paese è soprattutto il fuori casa ha garantire il successo dell’Amarone con ristoranti e vinerie che coprono il 60% degli introiti dell’Amarone. Aumentano, inoltre, anche le vendite dirette nei territori di produzioni, grazie ad un parallelo aumento del turismo dei territori della Valpolicella.
E in occasione dell’Anteprima il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha sottolineato la necessità di un riconoscimento a livello globale dell’importanza e dell’eccezionalità dell’Amarone: “Abbiamo in Veneto 52 denominazioni, però c'è l'Amarone che, con una manciata di ettari, 8mila circa, è il nostro biglietto da visita, una cosa unica. Per questo richiederemo il riconoscimento Unesco per la tradizionale tecnica dell'appassimento delle uve”.
Un passo che sottolineerebbe ulteriormente l’importanza di questa zona e il virtuosismo dei suoi produttori; come sottolinea il presidente del Consorzio Andrea Sartori: “Nonostante le sue piccole dimensioni, la Valpolicella è fondamentale per l'economia veronese. Tra le 1.636 aziende produttrici socie oltre la metà ha dimensioni sotto i 2 ettari mentre solo il 7,5% va oltre i 100mila metri quadrati; a fronte di ciò, la produzione lorda vendibile è altissima, con le uve a 23-24mila euro per ettaro, così come il valore aggiunto che in diversi casi supera il 30%. Il valore fondiario in diverse aree può arrivare anche a 450 mila euro”.
Con questi dati e queste prospettive non resta che festeggiare e aspettarsi un 2018 ancora migliore per tutte le aziende produttrici.
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