Cantina di Montecchia di Crosara presenta “Montecletha”

Il suo primo Lessini Durello Riserva Nature 60 mesi, un elegante Metodo Classico prodotto in sole 1.898 bottiglie

5 Ottobre 2023 - 08:48
Cantina di Montecchia di Crosara presenta “Montecletha”

Si chiama Montecletha ed è un omaggio al territorio da cui nasce: Montecchia di Crosara, Comune del nordest veronese dove ha sede l’omonima cantina parte di Cadis 1898.

Forte del successo ottenuto nel mondo della spumantistica, Cadis 1898 prosegue così il suo percorso di innovazione nel solco della tradizione con questa nuova referenza che va ad arricchire l’offerta di bollicine in una denominazione in cui l’azienda crede fermamente.
Espressione dei migliori vigneti di uva Durella, il “Montecletha” nasce dall'attenta selezione delle partite di uva che gli enologi di Cadis 1898 ritengono più vocate al lungo affinamento. Riposa per 5 anni sui lieviti, acquisendo un’affascinante profondità e un’armonica intensità. Si tratta di una Riserva Nature, perché oltre a sostare sui lieviti per almeno 36 mesi, il residuo zuccherino finale del vino è inferiore a 3 grammi per litro. La prima annata è figlia della vendemmia 2017.

Insieme al Lessini Durello Brut “733” e al Lessini Durello “Collineri” Riserva 36 mesi, la nuova etichetta arricchisce la gamma di Cantina di Montecchia di Crosara, rendendola protagonista di questa trilogia che rappresenta l'essenza stessa dell'arte di produrre bollicine d'eccellenza. “Abbiamo grande fiducia nella denominazione del Durello e il lancio del “Montecletha” va proprio in questa direzione”, afferma il direttore generale di Cadis 1898 Wolfgang Raifer, “E’ importante che anche una realtm di dimensioni importanti come la nostra, continui a ricercare la qualità in bottiglia, anche con prodotti di nicchia che non hanno niente da invidiare rispetto a denominazioni più famose”. “La produzione di quest’anno”, prosegue Raifer, “è di 1.898 bottiglie, come l’anno di fondazione di Cadis, quantità che raddoppierà con la prossima annata”.

Note degustative:
Siamo di fronte ad un vino che viene affinato in acciaio fino al tiraggio, segue la rifermentazione in bottiglia e la sosta sui lieviti per 60 mesi. Il colore è un giallo paglierino con riflessi dorati, il perlage fine e persistente. Al naso è denso e compatto con fresche note floreali di acacia e zagara e fruttate di frutta esotica, cedro candito e bergamotto accompagnate da sentori di lievito molto rifiniti nel complesso. La buona tensione al palato è stemperata dall’andatura cremosa e un finale decisamente persistente.

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