Anche TheFork aderisce alla campagna #iovadoalcinese
Gli effetti del Coronavirus - e dei timori ad esso legati - iniziano a farsi sentire anche per i ristoratori cinesi che vedono le loro attività a forte rischio. L'affollato quartiere Sarpi, la China Town di Milano, in particolare risente di questo effetto: di solito pululante di appassionati di prelibatezze asiatiche appare in questi giorni molto poco frequentato. Ristoranti vuoti e imprenditori decisamente in difficoltà hanno portato Francesca Noé, autrice del seguitissimo blog A Milano Puoi a lanciare l'hashtag #iovadoalcinese per incoraggiare le persone a superare la psicosi e a tornare ai ristoranti asiatici senza alcun timore.
[caption id="attachment_52505" align="aligncenter" width="1224"] Francesca Noè
Foto: Corriere Milano Web[/caption] Registrando un netto calo delle prenotazioni dei ristoranti cinesi sulla sua piattaforma, The Fork ha deciso di abbracciare questa iniziativa con l'avvio di un'azione eccezionale di comunicazione per promuovere i ristoranti asiatici attraverso l’app, la newsletter e le notifiche push della piattaforma. TheFork sottolinea come la discesa è iniziata a partire dal 20 gennaio, quando anche su Google Trends c’è stato un aumento delle ricerche del termine "Coronavirus", che è ulteriormente cresciuto nella settimana del 27 gennaio. Nelle settimane del 20 e del 27 gennaio TheFork ha registrato un calo del 43% delle prenotazioni nei ristoranti cinesi. In discesa del 32% anche le prenotazioni dei ristoranti giapponesi nello stesso periodo. Fino a quel momento le prenotazioni erano state in linea con gli anni precedenti. L’Istituto superiore di sanità ha pubblicato un manifesto dove precisa che “mangiare cinese non è pericoloso” – ha commentato Almir Ambeskovic, al timone di TheFork in Italia “vogliamo fare la nostra parte per sostenere questa importante componente del mercato della ristorazione italiana contro un clima di panico che non è supportato da nessun fatto” .
Foto: Corriere Milano Web[/caption] Registrando un netto calo delle prenotazioni dei ristoranti cinesi sulla sua piattaforma, The Fork ha deciso di abbracciare questa iniziativa con l'avvio di un'azione eccezionale di comunicazione per promuovere i ristoranti asiatici attraverso l’app, la newsletter e le notifiche push della piattaforma. TheFork sottolinea come la discesa è iniziata a partire dal 20 gennaio, quando anche su Google Trends c’è stato un aumento delle ricerche del termine "Coronavirus", che è ulteriormente cresciuto nella settimana del 27 gennaio. Nelle settimane del 20 e del 27 gennaio TheFork ha registrato un calo del 43% delle prenotazioni nei ristoranti cinesi. In discesa del 32% anche le prenotazioni dei ristoranti giapponesi nello stesso periodo. Fino a quel momento le prenotazioni erano state in linea con gli anni precedenti. L’Istituto superiore di sanità ha pubblicato un manifesto dove precisa che “mangiare cinese non è pericoloso” – ha commentato Almir Ambeskovic, al timone di TheFork in Italia “vogliamo fare la nostra parte per sostenere questa importante componente del mercato della ristorazione italiana contro un clima di panico che non è supportato da nessun fatto” .
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