Aspettando la Giornata Internazionale del Caffè: i nuovi trend e il futuro della filiera
Il futuro della filiera del caffè? Ce lo raccontano Alessandro Chelli, CEO di Trusty e Massimiliano Fabian, Presidente della European Coffee Federation.
CAFFÈ - Una rivoluzione digitale attraversa l'universo del caffè mentre i consumatori diventano sempre più esigenti riguardo provenienza e standard qualitativi. Parallelamente, le nuove normative europee e le dinamiche di mercato richiedono una gestione rigorosa della supply chain, supportata da tecnologie avanzate, innovative e completamente trasparenti.
La Giornata internazionale del caffè del 1° ottobre diventa l'occasione per Trusty - Società Benefit italiana specializzata nella tracciabilità blockchain per settori agroalimentari e industriali - di riaffermare il proprio sostegno a torrefattori, produttori e marchi nella cruciale transizione verso sostenibilità e digitalizzazione, anticipando l'implementazione del regolamento EUDR (Regolamento UE sulla deforestazione).
Normative complesse e mercati instabili: la doppia sfida
La proposta dell’UE di rinviare l’entrata in vigore del Regolamento anti-deforestazione — originariamente prevista per il 30 dicembre 2025 per le imprese medio-grandi e il 30 giugno 2026 per le PMI — rappresenta un’opportunità per le aziende. Questo rinvio offre più tempo per adeguarsi ai complessi requisiti di Due Diligence e tracciabilità previsti dalla normativa, che riguarda non solo il caffè, ma anche i settori del bovino, cacao, olio di palma, gomma, soia, legno e relativi derivati.
"Questa normativa rappresenta una sfida importante per l'intero comparto," spiega Alessandro Chelli, CEO di Trusty. "Le aziende sono chiamate a gestire in modo preciso e puntuale i dati legati alla filiera, dalla raccolta nei Paesi d'origine fino al mercato europeo, utilizzando piattaforme digitali collegate ai portali ufficiali europei. Gestire in modo ottimale questa fase, non solo evita sanzioni, ma consente di rafforzare la propria posizione competitiva in un mercato sempre più instabile e costoso."
L'instabilità dei prezzi e l'escalation dei costi rappresentano le pressioni maggiori per i torrefattori. "L'instabilità dell'offerta di caffè verde, la scarsità di stock di riserva nei paesi consumatori, il clima e l'incertezza economica del dollaro hanno creato un mercato tanto dinamico quanto complesso," afferma Massimiliano Fabian, Presidente della European Coffee Federation e Presidente e Amministratore Delegato di Demus SPa, Società Benefit di Trieste che dal 1962 opera nella decaffeinizzazione e deceratura del caffè verde e nella produzione di caffeina naturale grezza. "La scarsità delle riserve nei paesi consumatori, la speculazione e i cambiamenti climatici rendono il mercato del caffè estremamente volatile e complesso da governare. Questa situazione, unita alle crescenti esigenze di sostenibilità e di attenzione agli aspetti salutistici da parte dei consumatori, rende indispensabile un'integrazione più profonda del sistema. La sfida principale per le aziende odierne consiste nel riuscire a inserire il settore in un contesto globale, integrando sempre di più sostenibilità, qualità e affidabilità lungo tutta la filiera."
Trasparenza digitale: da obbligo a opportunità strategica
In questo contesto, trasparenza e tracciabilità si evolvono da semplici adempimenti normativi a veri motori di sviluppo aziendale e differenziazione competitiva. "I sistemi di tracciabilità digitale permettono alle aziende di ottenere dati concreti e geolocalizzati sulla produzione," continua Chelli. "Queste informazioni non sono solo utili a dimostrare conformità, ma rappresentano anche uno strumento per consolidare il rapporto con i fornitori, costruire relazioni più solide e valorizzare il prodotto verso i consumatori attraverso una comunicazione chiara su tracciabilità e trasparenza. Se pensiamo ai mercati extra UE, dove le aziende non hanno questo obbligo, la capacità di dimostrare tracciabilità e sostenibilità diventa un elemento distintivo. I brand che sapranno valorizzare queste informazioni non solo risponderanno alle richieste dei consumatori più attenti, ma potranno anche differenziarsi rispetto ai concorrenti, rafforzare la propria reputazione e guadagnare un vantaggio competitivo nei mercati internazionali."
Il domani del caffè: collaborazione e consumo responsabile
"Il futuro del caffè," osserva Fabian, "potrà essere vincente se il settore saprà integrare esigenze etiche, innovative e commerciali, lavorando con spirito di collaborazione tra produttori, industrie, ONG e istituzioni. Più l'integrazione sarà etica e condivisa, più il settore sarà forte e resiliente. Parallelamente, l'attenzione crescente verso la cultura del caffè, con la diffusione di prodotti speciali e di nuove modalità di consumo, come ad esempio il 'cold brew', testimonia un mercato in evoluzione e un consumatore sempre più consapevole nei confronti della qualità del prodotto."
Si prospetta un momento decisivo per torrefazioni e brand emergenti, che possono convertire la compliance in un'occasione di valorizzazione, presentando una narrazione trasparente e sostenibile capace di consolidare la reputazione e stabilire un dialogo diretto con il consumatore.
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