Carlo Cracco porta in tavola a Ferrara il Rinascimento estense

Il 30 ottobre Carlo Cracco veste i panni dello scalco Messisbugo per una cena rinascimentale nell'ambito della rassegna "Festina Lente"

31 Lug 2025 - 12:57
Carlo Cracco porta in tavola a Ferrara il Rinascimento estense

EVENTI - Il 30 ottobre 2025, nelle raffinate sale della Residenza Municipale di Ferrara - antica dimora della dinastia estense testimone di epoche e trasformazioni storiche - Carlo Cracco si trasformerà in Cristoforo da Messisbugo per "La Cena di Gala degli Este. Il Gran Banchetto Rinascimentale". L'iniziativa, promossa dalla Strada dei Vini e dei Sapori della Provincia di Ferrara in partnership con il Comune di Ferrara, rappresenta un affascinante dialogo tra epoche distanti nell'ambito della rassegna "Festina Lente", che commemora i trent'anni di Ferrara come patrimonio UNESCO.

L'evento non costituisce una semplice rievocazione, ma una vera trasmigrazione temporale che unisce due maestri della gastronomia separati da cinque secoli. Messisbugo incarnava la figura dello scalco della corte estense, ruolo oggi scomparso ma che nel Rinascimento rappresentava l'apice della perfezione culinaria. Simile a un direttore d'orchestra che coordina strumenti diversi, lo scalco armonizzava ingredienti, preparazioni, banchetti e cerimonie trasformando ogni convivio in una rappresentazione artistica completa.

L'eredità culturale di Messisbugo e della corte estense

I "Banchetti, composizioni di vivande e apparecchio generale" pubblicati da Messisbugo nel 1549 trascendevano il concetto di semplici ricette culinarie: costituivano una filosofia dell'ospitalità e un manifesto dell'arte del ricevere che elevava ogni pasto a performance teatrale. La corte degli Este non rappresentava esclusivamente un centro di potere politico, ma fungeva da laboratorio culturale dove si incontravano personalità del calibro di Ariosto e Tasso, sperimentando forme artistiche destinate a influenzare l'intera Europa.

In questo fermento intellettuale, la gastronomia occupava una posizione privilegiata. I banchetti estensi godevano di fama continentale come spettacoli totali dove la scenografia alimentare si integrava perfettamente con musica, poesia e arte della conversazione, creando esperienze multisensoriali uniche.

Un percorso scenografico tra castello e palazzo

L'evento di ottobre coinvolgerà location di straordinario fascino storico-artistico. Il programma prevede l'apertura nel cortile del Castello Estense con uno spettacolo inaugurale di sbandieratori e musicisti, dove Chef Cracco, nei panni di Messisbugo, accoglierà i partecipanti. Il percorso proseguirà attraverso la Via Coperta - l'antico camminamento protetto del piano nobile che collega il Castello al Palazzo Municipale - animata da figuranti in costumi d'epoca.

Il culmine della serata si svolgerà nel Salone d'Onore del Palazzo Ducale, ambiente riccamente affrescato che ospiterà la cena di gala accompagnata da intermezzi teatrali e musicali curati dalla Fondazione Palio Città di Ferrara. Gli spettacoli di danza, giocoleria e musica arricchiranno l'intera esperienza, ricreando l'atmosfera dei grandi convivi rinascimentali. In caso di maltempo, l'evento avrà luogo negli Imbarcaderi del Castello Estense, caratterizzati da imponenti volte a botte e pavimentazioni in cotto.

L'arte culinaria come ponte tra epoche

Questo appuntamento, inserito nel ricco calendario di celebrazioni per il trentennale del riconoscimento UNESCO di Ferrara, rappresenta molto più di una cena stellata. Costituisce un collegamento ideale tra la frenesia contemporanea e un'epoca che aveva trasformato la lentezza in forma d'arte. "Festina Lente" - il motto augusteo adottato dagli Este - risuona oggi come una rivoluzione silenziosa contro la tirannia della velocità moderna.

Carlo Cracco, con la sua esperienza anche televisiva e la capacità di rendere accessibile l'alta cucina, si rivela l'interprete ideale di questa operazione di archeologia gastronomica. L'obiettivo sarà raccontare come dietro ogni piatto si celi una storia, dietro ogni sapore una civiltà, dietro ogni gesto culinario un patrimonio di conoscenze secolari.
La partecipazione all'evento è fissata a 180 euro per persona, per un'esperienza che celebra l'Arte culinaria come elemento immortale della memoria collettiva.

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