Lugana DOC protagonista di due masterclass a Varsavia e Budapest
Si chiude una settimana di intensa attività promozionale e informativa per il Consorzio Tutela Lugana DOC, che torna in Italia vittorioso a seguito di due masterclass a Varsavia e a Budapest dedicate al pregiato vino gardesano e aperte esclusivamente ai media locali. Un grande successo che si traduce in un “tutto esaurito” e nella partecipazione di circa 50 ospiti tra giornalisti di settore e generalisti, blogger ed influencer, che si sono seduti ai tavoli delle due degustazioni intitolate, in entrambe le città, “Terroir & Style of Lugana”, ed introdotte dal Direttore del Consorzio Carlo Veronese.
“In un momento di crescita sensazionale e forte spinta promozionale in ogni angolo del Continente, l’Est Europa rappresenta senz’altro una bella sfida per la nostra Denominazione”, dichiara il Direttore e continua, “Con lo stesso spirito e ricerca di novità che ci ha condotto a Parigi lo scorso febbraio in occasione di Wine Paris, abbiamo deciso di andare a Varsavia e a Budapest con l’obiettivo di esplorare - e rafforzare - mercati nuovi e con grande potenziale di crescita. Grazie a queste masterclass abbiamo voluto trasmettere, attraverso la voce e la penna dei media, le peculiarità uniche del nostro territorio e dei nostri vini”.
Non sono mancate occasioni di approfondimento e confronto con il pubblico est-europeo, che ha mostrato grande interesse e coinvolgimento per questa perla enologica – degustata per l’occasione nelle versioni Lugana, Lugana Superiore, Lugana Riserva e Lugana Spumante – simbolo di un territorio unico e prezioso che, da Peschiera del Garda, si estende nel Bresciano attraversando Sirmione, Desenzano del Garda, Pozzolengo e Lonato del Garda, abbracciando la parte meridionale del lago.
Lugana DOC a Varsavia
Durante le due degustazioni guidate, Carlo Veronese è stato affiancato da noti esperti di settore locali specializzati in vino italiano. Martedì 11 giugno, quindi, i vini Lugana DOC sono stati raccontati dall’Italian Wine Specialist Tomasz Prange-Barczyński e dal noto giornalista di critica enologica Wojciech Bońkowski, presso l’enoteca Winosfera Chłodna a Varsavia. “Il mio primo viaggio in Lugana risale al 2013 e devo ammettere che per me è stata una grande scoperta” dichiara Tomasz Prange-Barczyński, e continua “Avevo sempre considerato l’area del Lago di Garda come una meta di vacanze, certamente anche enoturistiche. Ma quell’anno ho avuto il piacere di andare più a fondo e di scoprire storia, cultura e soprattutto, per quanto mi riguarda, grandi vini e aziende profondamente legate al territorio. Inoltre, negli assaggi fatti 6 anni fa così come in quelli fatti in epoche successive, fino a oggi qui a Varsavia, ho riscontrato sempre un’indiscussa costanza qualitativa, cosa che, credo, non sia scontata nel panorama delle denominazioni italiane”.La masterclass a Budapest
Infine giovedì 13 giugno, il Lugana ha incontrato giornalisti e blogger di Budapest al fianco di Ágnes Herczeg – dal 2010 WSET Certified Educator e Fine&Rare Wine Specialist, nel 2015 Woman of the Year Entrepreneurial Award in Ungheria e, dal 2019, membro della giuria del DWWA ed insegnante presso la Italian Wine Scholar Guild in Hungary – che ha condotto il tasting presso il rinomato ristorante Casa Pomo d’Oro, proprietà di Gianni Annoni, uno dei personaggi del vino più influenti sulla scena italo-ungherese. “È stato un grande piacere presentare i vini Lugana ai media ungheresi”, afferma Ágnes Herczeg, “Il Lago di Garda è una delle mie mete preferite e inevitabilmente i vini prodotti in questa zona sono molto vicini al mio cuore. Durante la master class a Budapest, gli ospiti hanno avuto la possibilità di scoprire le molte facce e i diversi stili del Lugana grazie a una mirata selezione di etichette fatta dal Consorzio, dalle bollicine, al Lugana ‘base’, al Superiore, fino alla Riserva. Spero tanto che il pubblico ungherese abbia colto le peculiarità di questa perla enologica, che scelga sempre di più i vini Lugana e che abbia l’occasione di scoprire anche dal vivo questo incredibile territorio”.
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