Coca-Cola in Italia vale quasi 1 mld di euro e occupa 67.000 persone

23 Ottobre 2019 - 03:34
Coca-Cola in Italia vale quasi 1 mld di euro e occupa 67.000 persone
Coca-Cola ha pubblicato lo studio realizzato da SDA Bocconi School of Management relativo al proprio impatto socio-economico in Italia, dove è presente con tre società (Coca-Cola Italia, Coca-Cola HBC Italia e Sibeg): sono 980 milioni di euro (pari allo 0,06% del PIL nazionale) le risorse generate nel Paese, suddivise tra famiglie, imprese e Stato.   Per quanto riguarda l’impatto occupazionale, Coca-Cola crea direttamente e attraverso il suo indotto 29.573 posti di lavoro (lo 0,12% degli occupati totali in Italia), con quasi 67.000 persone che dipendono - parzialmente o totalmente - dai relativi redditi di lavoro. Relativamente alla parità di genere, rispetto alla media nazionale, Coca-Cola impiega un maggior numero di donne, sia a livello di quadri (36% contro 29%) che di dirigenti (40% a fronte del 15%).  La ricerca ha confermato che Coca-Cola risulta la prima azienda nell’industria delle bibite e delle bevande, sia per impatto economico sia per impatto occupazionale.  SDA Bocconi ha analizzato anche gli investimenti a supporto delle comunità locali: solo negli ultimi cinque anni Coca-Cola ha investito in Italia quasi 25 milioni di euro a sostegno di 194 progetti dedicati alla formazione, alla sostenibilità e all’inclusione: dalla collaborazione con Banco Alimentare, con oltre 4 milioni di pasti e più di 3.500.000 litri di prodotto donati negli ultimi anni alle fasce più sensibili della popolazione, al supporto a Special Olympics, movimento sportivo che sostiene oltre 19.000 atleti con disabilità intellettive. A queste iniziative si aggiungono gli investimenti a favore della filiera agrumicola in Sicilia, un comparto strategico per Coca-Cola: Fanta Original, nata a Napoli nel 1955, è ancora oggi preparata con succo di arance 100% italiane. Questa scelta comporta l’acquisto annuale di oltre un terzo della produzione di arance siciliane destinate alla trasformazione. Concreto anche l’impegno nei confronti dell’ambiente, dal processo produttivo a dopo l’utilizzo da parte dei consumatori: in Italia tutte le confezioni sono già al 100% riciclabili.
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Coca-Cola HBC
Italy
Credit: Ed Robinson

Impatto economico di Coca-Cola in Italia

  • Nel 2018 Coca-Cola ha distribuito in Italia risorse per 616 milioni di euro, così suddivise: 135 milioni di euro alle famiglie, 466 milioni di euro alle imprese e 15 milioni di euro allo Stato. Se a queste si aggiungono le imposte sui prodotti Coca-Cola, si generano altri 364 milioni di euro destinati allo Stato, per un valore complessivo di 980 milioni di euro (pari allo 0,06% del PIL nazionale).
  • Coca-Cola è il 1° soggetto a livello nazionale nell’industria delle bibite di cui distribuisce il 25,6% delle risorse generate dal settore
  • Coca-Cola è il 1° soggetto a livello nazionale nell’industria delle bevande di cui distribuisce il 6,8% delle risorse generate dal settore
  • Coca-Cola è il 5° soggetto a livello nazionale nell’industria del Food&Beverage di cui distribuisce lo 0,9% delle risorse generate dal settore
  • Coca-Cola ha rapporti economici con 1.400 fornitori (56% nel Nord Italia e 44% al Centro-Sud)

Impatto occupazionale

  • 7 sedi di cui 5 impianti di imbottigliamento sul territorio italiano
  • L’impatto occupazionale, diretto ed indiretto è pari a 29.573 posti di lavoro (pari allo 0,12% della forza lavoro totale nazionale)
  • 66.838 persone che dipendono parzialmente o totalmente dai redditi di lavoro generati da Coca-Cola direttamente o indirettamente
  • 2.395 dipendenti Coca-Cola in Italia
  • Ogni posto di lavoro diretto genera 12 posti di lavoro indiretti nell’economia italiana
  • Maggiore incidenza femminile sia a livello di quadri (36% rispetto al 29%) che a livello di cariche dirigenziali (40% rispetto al 15%) in confronto alla media del settore italiano

 width=L’impegno per la comunità

  • 25 milioni di euro investiti dal 2014 al 2018
  • 194 progetti per la comunità (per il 45% locali, per il 55% nazionali) 

Il focus regionale

  • 6 le regioni nelle quali Coca-Cola è presente (Lombardia, Veneto, Abruzzo, Campania, Basilicata, Sicilia)
  • 411 milioni di euro distribuiti a livello regionale:
    • 176 milioni di euro in Lombardia
    • 111 milioni di euro in Veneto
    • 34 milioni di euro in Abruzzo
    • 32 milioni di euro in Campania
    • 10 milioni di euro in Basilicata
    • 48 milioni di euro in Sicilia
  • Circa 49.000 persone che dipendono parzialmente o totalmente dai redditi di lavoro generati da Coca-Cola direttamente o indirettamente:
    • 34.000 in Lombardia 
    • 5.800 in Veneto
    • 4.200 in Abruzzo
    • 2.100 in Campania 
    • 435 in Basilicata 
    • 2.400 in Sicilia
  La ricerca SDA Bocconi traccia un ipotetico scenario dal quale è esclusa la presenza in Italia di Coca-Cola: la conseguenza a livello occupazionale sarebbe un aumento del numero dei disoccupati pari al 
    • 5,4% in Lombardia
    • 1,7% in Veneto
    • 3% in Abruzzo
    • 0,2% in Campania
    • 0,7% in Basilicata
    • 0,3% in Sicilia

 width=Gli autori della ricerca

Fabrizio Perretti: SDA Professor di Strategy and Entrepreneurship ed è Professore Ordinario del Dipartimento di Management e Tecnologia dell’Università Bocconi, dove insegna Strategia e Politica Aziendale. È inoltre il direttore editoriale della rivista Economia&Management della SDA Bocconi. È stato visiting scholar presso numerose istituzioni in Italia e all’estero, tra cui Servizio Studi della Banca d’Italia, Harvard University, MIT Sloan School of Management, UCLA School of Management. È autore di numerose pubblicazioni nel campo della strategia e della sociologia delle organizzazioni. Stefano Basaglia: è SDA Fellow di Leadership, Organization and Human Resources presso la SDA Bocconi School of Management ed è Professore Associato del Dipartimento di Scienze Aziendali, Economiche e Metodi Quantitativi dell’Università degli Studi di Bergamo, dove insegna Organizzazione Aziendale. È stato visiting scholar presso la Georgia State University di Atlanta e la School of Management della Fudan University a Shanghai. È autore di numerose pubblicazioni nel campo del clima organizzativo, dell’identità organizzativa e del diversity management.

IL SISTEMA COCA-COLA

Le attività di Coca-Cola in Italia sono condotte da tre società:

Coca-Cola Italia

È responsabile delle attività di gestione, amplificazione e reputazione di tutti i marchi della The Coca-Cola Company, compresi il design, le ricerche e l’analisi strategica del mercato, i piani di marketing strategico, la pubblicità, la comunicazione di brand e promozionale, la comunicazione istituzionale e le relazioni pubbliche, oltre alle iniziative di Responsabilità Sociale.

Coca-Cola HBC Italia width=

Con i suoi 2.000 dipendenti è il maggior produttore e imbottigliatore di Coca-Cola nel Paese, opera in tutta la Penisola, Sicilia esclusa: produce, confeziona e vende il 95% del volume totale delle bevande del marchio all’interno di tre impianti di produzione e di un impianto d’imbottigliamento di acqua minerale, commercializzandolo e distribuendolo a quasi 160.000 clienti in tutta Italia, con una delle più grandi forza vendita del Paese. È responsabile del packaging, si occupa del merchandising dei prodotti, delle relazioni con i clienti, dell’implementazione delle promozioni, delle attività inerenti ai temi di Responsabilità Sociale e delle relazioni pubbliche e istituzionali.

Sibeg width=

Nata nel 1960, è l’azienda che produce, imbottiglia e sviluppa Coca-Cola in Sicilia: oggi detiene oltre il 62% del valore del mercato delle bevande gassate nella Regione, dove impiega direttamente 350 dipendenti. Dallo stabilimento di Catania le bevande vengono prodotte, commercializzate e consegnate in tutta l’Isola grazie ad una forza vendita di oltre 110 responsabili commerciali, che raggiungono oltre 30.000 punti vendita. è una azienda agile e veloce, spesso Area Test per l’intero sistema per il lancio dei nuovi prodotti o formati, gestisce le attività di merchandising e promozioni locali, il rapporto con i clienti, e promuove iniziative di Responsabilità Sociale sul territorio, con cui intrattiene rapporti istituzionali diretti.
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