Conclusa a Roma la 22ª edizione di FareTurismo
Giovani e lavoro sono stati i protagonisti della 22ª edizione di FareTurismo, evento ideato da Leader srl svoltosi a Roma e che ha registrato ben 3.000 presenze in 3 giorni
Si è concluso FareTurismo, l’unico appuntamento nazionale dedicato alla formazione, al lavoro e alle politiche turistiche, ideato e organizzato dalla Leader srl, che rappresenta una preziosa opportunità per i giovani che progettano il proprio futuro professionale nel turismo e per gli addetti ai lavori che desiderano aggiornarsi e confrontarsi.
Per il fondatore e direttore di FareTurismo, Ugo Picarelli: “L’evento è tornato dopo tre anni di annullamento secondo la modalità collaudata già nel 2019, ma con l’approfondimento delle tematiche necessarie per lo sviluppo dell’occupazione, quali certificazione delle competenze, abbattimento del mismatching, superamento della stagionalità che determina la criticità risaputa nei contratti di lavoro. FareTurismo, dunque, ha voluto dare il suo contributo annuale, affinché il turismo possa determinare occupazione in termini quantitativi e qualitativi, ma anche divenire fortemente ambito dai giovani per il proprio futuro professionale.
L’attuale congiuntura, a causa di pandemia, reddito di cittadinanza, guerra in Ucraina, ci consegna un quadro di circa decine di migliaia di lavoratori in meno, per cui oggi più che mai occorre riformare il sistema scolastico e postdiploma nell’ambito del turismo, facendo sì che percorsi didattici e PCTO siano per i giovani una valida opportunità per competere nella ricerca di una occupazione e per le aziende, penalizzate ormai da un costante “mismatch”, una certezza di inserire personale motivato e con una formazione di base adeguata agli standard attuali; oltre che rafforzare l’Istruzione Tecnica Superiore, nel segno dei risultati raggiunti estremamente positivi e dei parametri europei, che ci vedono indietro rispetto ai ns. competitori.
La formazione delle figure va ripensata, iniziando a superare i limiti della Scuola Secondaria Superiore per una personalizzazione dei percorsi in stretto raccordo non solo con il mondo del lavoro e delle professioni ma soprattutto con la vocazione dei territori, dove Istituti Professionali e Tecnici non riescono a completare la preparazione degli studenti, soprattutto di coloro che non scelgono l’Università, mentre gli ITS possono essere una naturale prosecuzione in linea con i percorsi didattici, ovvero una specializzazione.
È giusto anche dire le cose come stanno: i giovani non trovano interessante lavorare nel turismo, sia per gli orari troppo sacrificati, lunghi e spesso nei giorni festivi, che per le buste paga troppo basse rispetto ad altri settori merceologici. Inoltre, i contratti stagionali aggiungono precarietà, non assicurando alcun futuro e crescita professionale”.
I numeri dell’edizione 2023
• 3.000 visitatori; • 21 appuntamenti in programma tra presentazioni dell’offerta formativa e delle figure professionali, testimonianze dei manager, conferenze e seminari di orientamento e di aggiornamento professionale; • 34 espositori nel Salone tra Istituzioni, Organizzazioni Nazionali di Categoria, Enti Bilaterali del turismo, Associazioni Professionali, Agenzie per il lavoro e di web recruiting, ITS, Università e Scuole di Master che hanno fornito informazioni sulle opportunità occupazionali e sui percorsi da intraprendere per formarsi e lavorare nel turismo. • due Recruiting Day per lavorare nei villaggi turistici di Club Med la prossima estate o a bordo delle navi con Grimaldi Lines e 1.900 colloqui di selezione per 250 figure professionali ricercate in tutta Italia e anche all’estero da 43 prestigiose Aziende turistiche. • oltre 50 tra Istituti Professionali dei Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera, Tecnici del Turismo e Commerciali con indirizzo turistico con 2.300 studenti e 180 docenti provenienti da 8 regioni (Abruzzo, Basilicata, Campania, Lazio, Marche, Sicilia, Umbria, Veneto), ai quali sono stati dedicati i colloqui di orientamento a cura degli psicologi di UEROrienta e le presentazioni dell’offerta formativa post diploma (corsi ITS, lauree triennali e magistrali) e post laurea (master di 1° e 2° livello), delle competenze emergenti e delle figure professionali con la testimonianza di manager dell’industria turistica. L’evento è stata occasione da parte di Unioncamere per divulgare la recente collaborazione con Re.Na.I.A Rete Nazionale Istituti Alberghieri, Federalberghi e FIPE Confcommercio per lo sviluppo di un sistema di certificazione delle competenze dei giovani al termine dei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO). Intesa Sanpaolo, presente nel Salone Espositivo, ha promosso Giovani e Lavoro, il programma in collaborazione con Generation Italy volto a formare giovani tra i 18 e i 29 anni senza occupazione e facilitarne l’accesso al mondo del lavoro. Alla Conferenza di apertura sono intervenuti, tra gli altri, Alessandro Onorato Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale e Giuseppe Schiboni neo Assessore a Lavoro, Università, Scuola e Formazione della Regione Lazio nonché Coordinatore della Commissione Istruzione, Università e Ricerca della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. La Direzione Generale per gli ordinamenti, la valutazione e l’internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione del Ministero dell’Istruzione e del Merito è stata protagonista nella seconda giornata, prima in due sessioni parallele in collaborazione con Unioncamere, Re.Na.I.A. Rete Nazionale degli Istituti Alberghieri, Re.Na.Tur. Rete Nazionale Istituti Tecnici per il Turismo, Rete Fondazioni ITS Turismo, e poi con la sessione plenaria conclusiva in cui è intervenuta Giusy Versace Vice Presidente della Settima Commissione Cultura e patrimonio culturale, istruzione pubblica, ricerca scientifica, spettacolo e sport del Senato della Repubblica: “Dopo gli anni davvero difficili della pandemia, le previsioni per il 2023 indicano, per il settore turistico nel nostro Paese, non solo una robusta ripresa in termini di presenze e fatturato, ma addirittura prefigurano le condizioni per il sorpasso rispetto al 2019, anno record. Tuttavia, nonostante queste più che rosee prospettive, le aziende del settore turistico-alberghiero, così come del settore della ristorazione, denunciano da tempo le loro difficoltà a trovare giovani qualificati da assumere, mentre gli istituti professionali vedono negli ultimi anni un preoccupante calo degli iscritti, i nuovi ITS faticano a decollare ed è evidente che i fondi, anche quelli del PNRR, non sono sufficienti. Per rispondere a queste criticità è necessario dunque che la politica, a partire dal Governo al Parlamento, insieme al mondo della formazione e delle imprese, avvii un serio confronto per trovare insieme le soluzioni. Ho ritenuto fondamentale essere presente a questo importante appuntamento, per ascoltare gli appelli e i suggerimenti delle tante realtà che rappresentano una buona fetta del nostro PIL, ma soprattutto sono l’immagine del nostro Paese nel mondo. Le politiche turistiche hanno maggiore successo se passano attraverso una più stretta collaborazione con le scuole, ma anche con le famiglie, arrivando ai giovani con gli esempi positivi di chi, anche tramite sacrifici, ha trovato la sua strada. Occorre rendere attrattive queste professioni, restituire ai ragazzi più coraggio e fiducia nel futuro, aiutarli a comprendere le grandi opportunità che offre questo settore, anche in termini di crescita culturale, oltre che lavorativa. Non tutto si potrà risolvere con una legge, ma sicuramente dal confronto e dall’ascolto anche la politica può trovare gli spunti per offrire un contributo migliore”.
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