Confimi Alimentare, è di nuovo boom acquisti nei discount

I carrelli della spesa degli italiani sono sempre più vuoti, la crisi economica ha favorito gli acquisti nei discount. I prodotti alimentari del Made in Italy sono destinati solo all'export

14 Ottobre 2022 - 12:39
Confimi Alimentare, è di nuovo boom acquisti nei discount
La crisi economica ha portato i consumatori a rivolgersi ai discount per la spesa, l'aumento dei costi si produzione è andato inevitabilmente a incidere sul prodotto finale. Il made in Italy a tavola è solo per l’export. È quanto denuncia Alessandro Tatone, presidente di Confimi Industria Alimentare con una vasta esperienza nei rapporti con la GDO. “I carrelli della spesa sono sempre più vuoti e più poveri e si è tornati a comprare nei discount dove i prezzi per definizione sono inferiori. Non c’è un giudizio di merito o di qualità, solo una constatazione sullo scontrino medio e sui canali di acquisto”. dichiara Alessandro Tatone, “Le abitudini di spesa sono tornate indietro di 10 anni ma stavolta la “crisi” è dettata da un doppio fattore: cresce rapidamente il costo dei prodotti sugli scaffali e cala il potere d’acquisto dei consumatori” spiega il numero uno di Confimi Alimentare “L’inflazione ha raggiunto e superato i livelli registrati nei primi anni Novanta”. “Non sembra esserci soluzione di continuità – avvisa Tatone – “le aziende della filiera agroalimentare come tutte le realtà manifatturiere si stanno facendo carico di una parte degli extra costi di gestione dettati dai costi energetici, da quelli delle materie prime, del confezionamento e della logistica, ma una parte viene comunque riversata sul prodotto finale”. Servirebbe un’inversione di rotta ma che al momento è tutta nelle mani del Governo sottolinea il presidente di Confimi Alimentare “Mantenere sostenibile la spesa alimentare dovrebbe essere garantito a livello Costituzionale, è tempo di rinunciare all’iva sui prodotti di prima necessità e sui relativi produttori lungo la filiera agroalimentare”. “Ha dell’incredibile ma il 2022 ha reso manifesto come i prodotti alimentari del Made in Italy siano destinati alle esportazioni perché qui da noi non ce li possiamo più permettere” chiude amareggiato Tatone.
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