Danilo Pelliccia incontra Giorgione e chef Ruben per due cene a 4 mani
Due cene a 4 mani all'insegna della romanità per Danilo Pelliccia: con Giorgione a Torino e con Ruben Bondì a Lissone
Danilo Pelliccia incontra Giorgione il 24 maggio a Torino e Ruben Bondì il 30 maggio a Lissone, per due cene a quattro mani all'insegna della cucina romana e della tradizione
La serata si aprirà con due antipasti: flan di zucchine romanesche con crema di pecorino, bruschetta con fegatini di pollo e vignarola. A seguire: fettuccine alla vignarola e tonnarelli alla corte di Giorgione; Brasato al sagrantino e patate alla tirolese. A chiudere la serata un dolce dal sapore antico e sacro (si dice che fosse servito dalle monache in alcuni conventi in Umbria già nel 1400): ricotta infornata con mandorle e aroma di limone.
“Essere in cucina con Giorgione non è un confronto, ma un dialogo aperto dove le competenze e le capacità di ognuno, permettono di ampliare le proprie conoscenze, in modo tale che il cliente, uscito dal locale, sia contento ed abbia assaporato un momento di felicità”, dice Danilo. Ed ecco servito un menù della vera tradizione: quella dell’esperienza, della genuinità e della convivialità a tavola. Una cucina gustosa che non mira a stupire ma a servire in tavola la joie de vivre.
La cucina romana e la fusion con gli omaggi al Piemonte e alla Brianza per Danilo, e la tradizione giudaico-romanesca kosher di Ruben. La cena a quattro mani del 30 maggio al Dù Cesari Lissone (Via Gramsci 44) sarà un’esplosione di sapori. Si inizierà con bruschetta cicoria, fave e pecorino (più romani de così ‘n se pò), per proseguire con una cacio e pepe con fiori di zucca e lime. E ancora un bis di secondi: polpette de baccalà al sugo (ma senza spine), tonno alla cacciatora – il piatto che Ruben preferisce cucinare, e dulcis in fundo zuppetta di ricotta e visciole. Il tutto accompagnato dall’ottimo vino della casa per una serata all’insegna della spontaneità, tra risate e dialoghi con i commensali uniti dalla passione del buon cibo.
Giorgione e Pelliccia fanno il bis a Torino
Giorgio Barchiesi, conosciuto al grande pubblico come Giorgione, torna a Torino. Dove? “Il mio amico Danilo (Pelliccia), o meglio il Trucibaldo, mi ha invitato nel suo locale “Dù Cesari” di Torino, dove si respira un’aria di frizzante romanità”. Dopo il successo della cena a quattro mani lo scorso Aprile presso il Dù Cesari Lissone, si fa il bis all’ombra della Mole. I due cuochi, mi raccomando non chiamateli chef perché loro cucinano per amore, hanno elaborato un menù a dir poco eccezionale dove è la tradizione, insieme alla ricerca incessante di materie prime di qualità, a farla da padrona.
La serata si aprirà con due antipasti: flan di zucchine romanesche con crema di pecorino, bruschetta con fegatini di pollo e vignarola. A seguire: fettuccine alla vignarola e tonnarelli alla corte di Giorgione; Brasato al sagrantino e patate alla tirolese. A chiudere la serata un dolce dal sapore antico e sacro (si dice che fosse servito dalle monache in alcuni conventi in Umbria già nel 1400): ricotta infornata con mandorle e aroma di limone.
“Essere in cucina con Giorgione non è un confronto, ma un dialogo aperto dove le competenze e le capacità di ognuno, permettono di ampliare le proprie conoscenze, in modo tale che il cliente, uscito dal locale, sia contento ed abbia assaporato un momento di felicità”, dice Danilo. Ed ecco servito un menù della vera tradizione: quella dell’esperienza, della genuinità e della convivialità a tavola. Una cucina gustosa che non mira a stupire ma a servire in tavola la joie de vivre.
Danilo Pelliccia “Cucina con Ruben” il 30 Maggio al Dù Cesari Lissone
Hanno in comune un sorriso smagliante ed un amore viscerale per la cucina romana Danilo Pelliccia e Ruben Bondì. Se c’è una cosa che sanno fare bene è essere autentici, e questo si riflette inevitabilmente nella loro cucina tradizionale e famigliare, per lo più appresa osservando le nonne. Fedeli alle tradizioni – attenti nelle scelte delle materie prime – con un guizzo creativo che li contraddistingue e ne costituisce la singolare cifra identitaria.
La cucina romana e la fusion con gli omaggi al Piemonte e alla Brianza per Danilo, e la tradizione giudaico-romanesca kosher di Ruben. La cena a quattro mani del 30 maggio al Dù Cesari Lissone (Via Gramsci 44) sarà un’esplosione di sapori. Si inizierà con bruschetta cicoria, fave e pecorino (più romani de così ‘n se pò), per proseguire con una cacio e pepe con fiori di zucca e lime. E ancora un bis di secondi: polpette de baccalà al sugo (ma senza spine), tonno alla cacciatora – il piatto che Ruben preferisce cucinare, e dulcis in fundo zuppetta di ricotta e visciole. Il tutto accompagnato dall’ottimo vino della casa per una serata all’insegna della spontaneità, tra risate e dialoghi con i commensali uniti dalla passione del buon cibo.
Compila il mio modulo online.
