Foro Appio Mansio Hotel: l’ospitalità ha un sapore antico
Uno dei più caratteristici hotel della Via Appia: vi raccontiamo la storia di Foro Appio Mansio Hotel, in provincia di Latina.
Uno dei fattori determinanti per l’enorme diffusione della civiltà romana nel mondo è stata sicuramente la grande maestria con cui venne costruita la rete stradale, che collegava Roma ai punti geografici d’interesse, ovvero le città da conquistare. Un’opera di straordinaria ingegneria che permetteva alle legioni di spostarsi da un luogo all’altro, alla posta di viaggiare, ai soldati di ritirarsi in fretta in caso di disfatta, ai contabili e ai funzionari di recarsi nelle terre conquistate, per far conto dei profitti che se ne ricavavano.
Si calcola che la rete stradale che collegava Roma al resto dell’impero fosse lunga circa 200.000 chilometri: partiva dal Foro Romano ed arrivava fino alla Scozia e all'Etiopia, spaziando dalle sponde dell'Atlantico fino all'Arabia e al Golfo Persico. Gli antichi romani, che le percorrevano a cavallo o su carri trainati da cavalli, a qualsiasi titolo viaggiassero, necessitavano di aree di sosta, dove rifocillarsi, dormire e far riposare o sostituire i cavalli. Per questo motivo, lo stato fece costruire delle stazioni di sosta, che offrissero tutti i servizi di cui i viaggiatori avessero bisogno. Tra le diverse tipologie che vennero realizzate, particolare importanza avevano le stazioni postali, dette mutationes e mansiones, costituite da locali destinati all'alloggio, stalle e magazzini. Nel periodo tardo repubblicano e durante il principato venivano gestite da titolari di imprese di trasporto, vincitori di aste; in età costantiniana il compito era svolto da un praepositus mansionum, in genere un curiale (addetto alle curie), particolarmente ricco e per questo tenuto ad adempiere obblighi verso la città e lo stato. Tra i compiti del praepositus c’era anche il reperimento degli animali, la loro custodia e cura e la ricerca in caso di sottrazione.
È in questo contesto che nasce quello che oggi è uno dei più caratteristici hotel della Via Appia: il Foro Appio Mansio Hotel in provincia di Latina.
La sua origine è legata alla storia della Via Appia, la “Regina Viarum”, aperta nel 312 a.C. dal censore Appio Claudio per collegare Roma a Capua. Nato come foro, con l’affermarsi del latifondo a discapito della piccola proprietà, si trasforma in un’importantissima Mansio, ovvero una stazione di posta con possibilità di pernottamento e servizi, grazie alla sua posizione strategica, a soli due giorni di cammino da Roma.
Foro Appio è stato nel tempo spettatore e partecipe del passaggio di grandi figure della storia. Il poeta Orazio, nella V Satira, cita Foro Appio descrivendone l’atmosfera di aggregazione che si respirava nei momenti di sosta dei viandanti che attraversavano la pianura Pontina. Le Sacre Scritture ci riportano l’incontro di S. Paolo con le comunità cristiane avvenuto proprio a Foro Appio (Atti Ap.XXXVIII). La magia del luogo è intuita successivamente dal Valadier, grande architetto di Papa Braschi (Pio VI), che amplia l’originale complesso murario realizzando un maestoso fabbricato di tre piani con cornicioni e marcapiani di gran fattura. Secoli di storia, di vicende drammatiche e di temporanee rinascite accompagnano Foro Appio fino ai giorni nostri, regalandoci un moderno capitolo di una storia antica.
Nella recente ristrutturazione del designer Maurizio Galante il nuovo si fonde con l’antico creando un rinnovato equilibrio, la grande scala in ferro ruota intorno ad un’antica colonna, le lampade in tessuto riempiono di ombre le volte a crociera del grande ingresso. Vicende diverse, che per secoli hanno limitato l’espandersi di questo luogo, sono state decisive per conservare unica ed integra nel suo genere la struttura architettonica di Foro Appio.
Non si può non ammirare la bellezza dei dettagli che incantano già all’ingresso: lo sguardo passa velocemente dagli edifici ai grandi slarghi, dal fiume Cavata, al pavimento romano della vecchia strada, dalla piazza di Foro Appio a ridosso della dimora padronale, alla cappella “Casarillo di Santa Maria”. I luoghi hanno conservato la loro funzione originale, l’antica locanda decantata da Orazio, la cappella, la piazza, la sala delle feste. Ogni stanza è arredata in modo spartano, ma con pezzi unici di antiquariato ed offre agli ospiti i più moderni confort.
Bello architettonico e paesaggio naturale si integrano perfettamente per offrire all’ospite un’atmosfera di tranquillità, un silenzio appagante, interrotto solo dal mormorio del fiume, dal rumore degli zoccoli dei cavalli al pascolo, dal cinguettio degli uccelli che, numerosi, abitano i lussureggianti alberi che accompagnano il sentiero principale: dall’ingresso alle ex stalle, oggi junior suite, fino alla piscina e alla SPA, volutamente realizzate nella parte più interna e lontana della struttura.
A metà strada, il ristorante con l’enorme braciere a vista; tra il tetto a spiovente fatto di travi di legno e il pavimento in pietra si dispongono i tavoli dove, con un servizio discreto e attento, vengono serviti piatti semplici, ma realizzati con cura e con materie prime eccellenti.
Discorso a parte merita la colazione con l’enorme varietà e quantità di torte e crostate farcite con marmellate fatte in casa e i formaggi e i salumi locali. Il tutto servito e a buffet nell’enorme sala, dove campeggiano meravigliosi lampadari in vetro di Murano, destinata alla colazione e a pranzi e cene, magari quando fuori piove o fa freddo.
Il Foro Appio Mansio Hotel non è solo il posto giusto per una breve sosta durante un viaggio, ma anche un punto di riferimento per le vacanze al mare, che dista solo pochi minuti di auto. Chilometri di spiaggia, quella del lungomare di Sabaudia, dove trascorrere qualche ora al sole pregustando, tra una nuotata e l’altra, il momento in cui si tornerà a godere della pace di un luogo antico e moderno, punto di incontro tra passato e presente. Il Foro Appio Mansio Hotel è tutto questo.
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