Il clima impazzisce e i prezzi della frutta subiscono un'impennata
Clima impazzito e prezzi alle stelle: secondo un'analisi Coldiretti, sulla base dei dati Istat relativi ai prezzi della frutta nel mese di maggio, si sarebbe verificato un aumento dell'11.2%.
Gli effetti del clima hanno interessato le coltivazioni di tutta Europa e dagli alberi è sparito un frutto su quattro. Maggiormente colpita, ovviamente, tutta la frutta di stagione: albicocche, ciliegie, pesche, susine, nettarine. L'allarme era stato lanciato da uno studio pubblicato dal World Economic Forum e riguardava anche le drupe, sempre più rare a causa del clima e quindi sempre più costose.
Un duro colpo per il settore dell'agricoltura, che investe i mercati ortofrutticoli e viene infine assestato al consumatore finale.
L'analisi di Coldiretti stima un calo della produzione di pesche del 20% nel Mezzogiorno d'Italia e del 15% al nord. Frutteti gravemente colpiti dalla pioggia, dalle gelate e, soprattutto, dai cambiamenti climatici improvvisi che non hanno permesso una crescita del prodotto in armonia con la stagione.
Deriva proprio da questo un aumento dei prezzi su tutta la filiera dell’ortofrutta e le analisi mostrano dati molto preoccupanti. Per le albicocche si parla del 20% in meno con il Sud e il Piemonte tra le aree più colpite; riduzione della produzione e aumento dei prezzi anche per le ciliegie, fra il 10 e il 30% in meno.
Da questi dati è partito l’allarme della Coldiretti, che riguarda tutto il mondo agricolo, dai produttori al consumatore finale. Il consiglio della Confederazione è quello di porre attenzione al prodotto acquistato, per tutelare la produzione nostrana sicuramente di una qualità maggiore rispetto a quella proveniente da oltrefrontiera: privilegiare, dunque, la produzione nazionale per far fronte alla crisi e assicurarsi di acquistare un prodotto di qualità; qualsiasi frutto, infatti, non deve subire lunghi spostamenti.
La stessa Coldiretti invita a informarsi su dove trovare le iniziative di Campagna Amica e non cercare per forza il frutto perfetto, perché piccoli problemi estetici non sono in grado di alterare le qualità organolettiche e nutrizionali. Bellezza estetica non significa gusto e sicurezza.
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